Che Cos’è la Prostata e Dove si Trova
La prostata è una ghiandola presente solo negli uomini, che in condizioni normali ha le dimensioni più o meno di una noce. È situata dietro l’intestino e avvolge l’uretra che è il canale utilizzato per trasportare l’urina fuori dalla vescica. Qui sotto un’immagine della prostata e di tutto l’apparato uro genitale. L’immagine riporta sulla sinistra la vescica e la prostata ingrandite, in modo che tu possa capire bene dove si trova e qual è la sua funzione. La funzione della prostata è quella di produrre e immagazzinare nei suoi acini ghiandolari il liquido prostatico, il quale è il nutrimento e il carburante degli spermatozoi contenuti nello sperma.
Forse non lo sai, ma nella prostata vengono riflesse tutte le emozioni della vita sessuale maschile, infatti è qui che si concentrano lo stress, la rabbia, la delusione, il rifiuto, l’amore non corrisposto, i sensi di colpa e i vari insuccessi sessuali.
Col tempo viene a crearsi come un circolo vizioso tra emozioni e corpo, infatti tutte queste emozioni represse non fanno altro che riflettersi nella prostata che di conseguenza ci provoca i noti fastidi, che acuiscono altre emozioni come impotenza, inadeguatezza e scarsa autostima.
Quindi, emozioni di questa natura che si riflettono nel sistema nervoso e nella ghiandola, sono spesso all’origine e al tempo stesso di supporto a difficoltà di ordine fisico. Se hai già scaricato il Video Corso Gratuito in 5 Passi sei già al corrente dei cibi che sono dannosi per la tua prostata.
Se invece vuoi scoprire quali cibi aggiungere, quali integratori sono veramente efficaci e quali no e quali esercizi fisici hanno contribuito a guarire la mia prostata, ti consiglio di dare un’occhiata al seguente link: Come curare la prostata e vivere 108 anni di intensa attività sessuale.
Il Dott. Gabriele Buracchi è un nutrizionista che grazie alle sue intuizioni e ricerche ha guarito sé stesso dopo aver compreso come uscire dal suo personale incubo, senza fare uso di farmaci e senza ricorrere agli interventi chirurgici. Per sua gentile concessione troviamo qui di seguito una preziosa introduzione per la prostata:
Introduzione alla Prostata
E’ davvero una ben strana sorte quella della prostata. La sua presenza nel corpo dell’uomo e le sue funzioni, assolutamente fondamentali per la riproduzione e quindi per lo stesso mantenimento della nostra specie sulla Terra, sono completamente ignorate per i primi 40/50 anni di vita. E quando dico ignorate non mi riferisco solo al grande pubblico che non necessariamente deve avere nozioni di anatomia, fisiologia ed urologia, ma mi riferisco agli esperti ed in particolare alle autorità sanitarie cui compete un’attività di prevenzione e quindi di informazione dei diretti interessati: gli uomini.
“Gli uomini di 50 anni e oltre dovrebbero essere intervistati sulla presenza di LUTS (Sintomi delle Basse Vie Urinarie), informati sul loro significato e sulle possibilità terapeutiche”. E non sarebbe un’opera di prevenzione di poco conto e di poca rilevanza (sicuramente con considerevoli risparmi per la sanità. Leggiamo infatti su una pubblicazione curata dall’Associazione Urologi Italiani: “Il numero di prestazioni sanitarie legate alle affezioni prostatiche è molto alto, infatti l’IPB è la seconda patologia per diagnosi effettuate negli uomini ogni anno in Italia (con 8.173.432 visite), dietro solo all’ipertensione arteriosa e davanti ad altre malattie molto frequenti come la cardiopatia ischemica, le dislipidemie e il diabete mellito.
Il numero di visite è più che raddoppiato dal 1990 (3.550.000) al 2003 (8.000.000) (fonte). Altri indici del forte impatto economico dell’IPB in Italia si rilevano dai dati del Ministero della salute sulla spesa per i farmaci rimborsati dal SSN (327,8 milioni di euro spesi in farmaci per l’IPB) e sul numero di ricoveri per questa patologia (14.854 ricoveri per IPB, per un totale di 74.834 giornate di ricovero).
Considerando che la prevalenza dell’Iperplasia prostatica (IPB) aumenta all’aumentare dell’età, con l’invecchiamento progressivo della popolazione, fenomeno particolarmente rilevante in Italia, l’impatto economico della patologia sarà sempre più importante.
Poi, improvvisamente, di solito tra i 50 e i 60 anni, l’uomo comincia a rendersi conto di avere una prostata per il semplice motivo che questa comincia a creare problemi. “Ho la prostata”, ci si sente dire da qualche amico, come se prima non l’avesse mai avuta. A volte si tratta di fastidi più o meno grandi, come il doversi svegliare molte volte ogni notte, altre volte si tratta di problemi più gravi che richiedono magari, misure drastiche. In ogni caso quello che poteva e doveva essere fatto a scopo preventivo non è stato fatto e adesso se ne pagano le conseguenze.
Per avere una idea seppure generale, si deve rilevare come almeno dopo i 50 anni di età (in alcuni casi relativamente a certi disturbi anche prima) si può andare incontro a problemi di varia natura a carico di questo organo. Il processo, parliamo in particolare dell’Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB), inizia già a circa 40 anni, ma stando ad alcuni studi, si pensa che l’ingrossamento della prostata possa iniziare in alcuni pazienti già all’età di 30 anni.
Facendo riferimento alle cifre statistiche si sa che circa il 50% degli uomini fra i 50 ed i 60 anni presenta evidenze cliniche della comparsa di IPB, percentuale che si innalza al 70% dopo i 60 anni superando il 90% oltre gli 80 anni. Non andrebbe neppure sottovalutata l’importanza del carcinoma prostatico, in Italia la seconda causa di morte per tumore, nel maschio.
Se vogliamo credere ai dati forniti dal Ministero, in Italia i casi di tumore alla prostata sono stati 147.000 nel 2008. Per non parlare della prostatite, che nelle sue varie forme colpisce anche maschi molto giovani. Colpisce circa il 15% degli uomini sessualmente attivi (sembrerebbe che quasi il 50% degli uomini abbia, almeno una volta nella vita, un episodio infiammatorio della prostata più o meno intenso).
I problemi alla prostata nelle loro varie forme, sono quindi così frequenti e quasi ineluttabili da farci capire come il prostatismo (l’insieme di sintomi causati dalla presenza di una patologia di origine prostatica come prostatite, IPB, carcinoma) sia una condizione così probabile nella vita di uomo da farci pensare ad un male ampiamente annunciato. E quindi, almeno in una certa percentuale prevenibile. Ma a fronte di questi dati, l’informazione, quella preventiva magari da cominciare già a 30 anni, è assolutamente assente. Eppure costerebbe così poco informare sistematicamente gli uomini di quello che prima o poi gli succederà.
A Cosa Serve la Prostata
La sua funzione è essenzialmente quella di produrre ed emettere un secreto che entra nella composizione del liquido seminale, il succo prostatico, che contribuisce al 20/30% del volume dello sperma. I testicoli contribuiscono al 2-5%, il plasma prodotto dalle vescicole seminali contribuisce per il 60-70% e in misura inferiore, meno dell’1%, dalle ghiandole bulbo-uretrali.
Questo secreto prodotto dalla prostata ha il compito di fornire energia agli spermatozoi, di proteggerli e di favorirne il movimento nel canale vaginale, di cui diminuisce l’acidità. E’ un liquido lattescente, leggermente acido (pH 6,4), e contiene numerosi enzimi (fosfatasi acida, beta glucuronidasi, amilasi, fibrinolisina, proteasi), prostaglandine, spermina e spermidina, immunoglobuline, zinco e acido citrico. Inoltre tale secreto è in grado di esercitare un’azione battericida contro i germi gram negativi attraverso un fattore antibatterico che verosimilmente è costituito da un sale di zinco.
Oltre a ciò ha un ruolo di difesa dei testicoli e delle vie urinarie superiori, serve alla degradazione ed eliminazione degli spermatozoi invecchiati (cioè quelli che hanno più di 30 ore dalla loro produzione testicolare), ma in aggiunta esistono studi che ne prospettano le funzioni di organo impegnato nella reazione immunitaria ed altri che ipotizzano un ruolo di controllo nella produzione degli spermatozoi.
La prostata riveste una notevole importanza anche nella continenza delle urine, che è principalmente dovuta al tono di chiusura di due sfinteri che si trovano attorno alla prostata: lo sfintere uretrale interno è costituito da fasci circolari di muscolatura liscia posti sulla base prostatica e sul collo della vescica. Lo sfintere uretrale esterno è posto attorno all’apice della prostata e all’uretra membranosa, nella loggia perineale profonda.
Questa muscolatura è ancorata tramite fibre collagene agli strati fasciali attorno alla prostata che ne costituiscono la sua “capsula” e allo stesso tessuto fibromuscolare della prostata. Posteriormente alla prostata decorre il muscolo rettouretrale, che origina dalla parete del retto (strato longitudinale esterno) tramite due fasci muscolari che si uniscono per poi andarsi ad inserire nel centro tendineo del perineo.
Nel corso dell’eccitazione sessuale, l’attività secretoria della prostata aumenta considerevolmente. Questo secreto si mescola a quello proveniente dalle vescicole seminali e agli spermatozoi provenienti dai dotti eiaculatori nell’ambito del tratto di uretra prostatica. Si forma cosi lo sperma che verrà poi espulso con l’eiaculazione; l’espulsione avviene per contrazione rapida dei muscoli lisci della struttura prostatica ed è poi coadiuvata dalle contrazioni della muscolatura perineale.
Io sto prendendo dei farmaci da qualche anno come la silodosidina e Finasteride, mi domando, ma devo andare sempre avanti con i farmaci? Ma la prostata non si può guarire?
Ciao Mario,
il primo passo verso una possibile soluzione è porsi delle domande, merito da non dare per scontato perché non tutti si pongono domande.
La risposta è assolutamente si, e puoi farlo sapendo che i farmaci sopprimono i sintomi senza eliminare le cause e alla lunga aggravano lo stato di salute generale e della prostata.
Puoi iniziare dai rimedi naturali come tinture madri che trovi qui:
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Conscio del fatto che sono un grande aiuto ma non la soluzione, che trovi con la tua azione applicando lo stile di vita del corso base che trovi qui:
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Giovanni