Qualche anno fa è uscito un libro intitolato “The Vegetarian Myth” (Il mito vegetariano) di Lierre Keith, ex vegana che ha tentato di mettere sotto accusa l’alimentazione vegetariana.
Dopo più di 10 anni di dieta vegana, ha avuto una ricaduta ed è tornata a mangiare carne, non perché desiderasse mangiare una bistecca al sangue, ma perché convinta che la dieta vegana le avesse rovinato la vita.
Se sei stato prevalentemente vegetariano per un sufficiente periodo di tempo, molto probabilmente avrai incontrato ex vegetariani che sono tornati a mangiare carne perché pensavano in questo modo di risolvere i propri problemi di salute.
Potresti addirittura aver incontrato qualche leader o vegetariano famoso che, come l’autrice di “The Vegetarian Myth” (Il Mito Vegetariano), ritiene che l’alimentazione vegetariana sia stata la causa dei propri problemi di salute.
Qui trovi il libro in italiano, una lettura comunque molto interessante:
Ecco a tal proposito un’interessante testimonianza di Frederic Patenaude, uno dei miei mentori sull’alimentazione:
“Divenni vegetariano per la prima volta nel 1996 e, da allora, ho visto ogni sorta di vegetariani e vegani non solo avere delle ricadute, ma tornare a mangiare carne come se questa fosse la soluzione a tutti i loro problemi di salute.
Mentre, poco più che ventenne, giravo la California in cerca di risposte, incontrai diversi ex-vegani che erano passati a mangiare cibi animali crudi perché sentivano di non stare bene con una dieta puramente vegana.
Sentivano che mancava loro qualcosa con quella dieta, e dichiaravano di sentirsi molto meglio da quando avevano cominciato a mangiare cospicue quantità di carne cruda.
Nei miei primi anni da vegano ero un tipico “entusiasta”.
Per più di 4 anni non mangiai nulla che non fosse al 100% crudo e vegan e, pur essendo ancora molto giovane, la mia salute cominciò presto a peggiorare.
- Non avevo energia.
- La mia glicemia era impazzita.
E senza dubbio non stavo ottenendo i fantastici risultati che i libri promettevano.
Nonostante ciò resistetti stoicamente per diversi anni rimanendo rigidamente attaccato al mio ideale, mentre la mia salute continuava a peggiorare.
Pensavo che fosse solo questione di tempo e che la mia salute sarebbe migliorata non appena mi fossi liberato da tutte le tossine accumulate negli anni.
Ma ad un certo punto, dopo aver sentito tutte queste “testimonianze” di ex vegetariani tornati a mangiare carne, cominciai a percepire qualche proibito pensiero carnivoro muoversi nel mio sub-conscio.
Anche dopo aver smesso di mangiare crudo al 100%, rimasi vegetariano poiché non volevo mangiare cibi animali.
Come molti altri tuttavia, finii con l’incorporare alcuni cibi di origine animale nella mia dieta, per vedere quale fosse il loro effetto e sperando che questa potesse essere proprio la tessera mancante del puzzle.
Sfortunatamente per me, scoprii che i prodotti animali non erano affatto la soluzione che cercavo. Provai a mangiare uova e pesce crudo. Non arrivai a mangiare carne cruda, anche se ad un certo punto la presi in considerazione.
Tornai a mangiare perfino pollo e uova biologiche e pesce di tutti i tipi, senza ottenere realmente risultati.
Un giorno mi svegliai e decisi che avrei mangiato un hamburger. Non un surrogato vegetariano, ma un vero e proprio hamburger di carne.
Mangiai perfino bistecca in alcune occasioni, e altri tipi di carni esotiche.
Fui abbastanza assennato da non mangiare tutto in una volta, come qualche ex vegetariano ha fatto (una persona che ho conosciuto mi ha detto di aver cominciato a mangiare mezzo chilo di carne al giorno!).
Al contrario, ricominciai a mangiare prodotti animali in piccole quantità e saltuariamente per un paio di anni.
Mi sentii meglio così che con una dieta al 100% del tipo “mangia qualsiasi cosa purché vegan”?
Sicuramente sì.
Ma era perché i prodotti animali mi stavano fornendo qualche importante nutriente che al mio corpo mancava?
Assolutamente no.
Era perché la mia dieta originale era carente!
Alla fine riuscii a rimettermi in carreggiata e rimisi in sesto la mia salute attraverso una dieta vegetariana ad alta percentuale di cibi crudo, vegana e a basso contenuto di grassi.
Perché così tanti vegetariani hanno problemi di salute?
Prima di rispondere a questa domanda, voglio chiarire che non mi considero più un “vegano” alla lettera.
In genere un vegano è motivato anzitutto dal benessere degli animali e si concentra soprattutto su un aspetto dello stile di vita salutare: non utilizzare né mangiare prodotti animali.
In questo senso non mi considero vegano.
Non ho problemi se qualcun altro mangia carne, se è una sua scelta, né mi lamento per il “terribile odore di cadavere” quando i miei vicini fanno il barbecue, ma conosco molti vegan che sono molto espliciti riguardo queste cose.
Non sono e non cerco di rendere il mio stile di vita completamente vegano, come se fosse possibile tra l’altro.
Non mi comprerei una giacca di pelle, ma non disdegno un buon paio di scarpe di cuoio o una cintura.
Preferisco considerare il mio stile di vita nel suo insieme e non solamente un aspetto della mia salute.
Tuttavia rimango convinto che i prodotti animali NON siano la soluzione.
Perché quindi alcuni vegetariani stanno così male?
Leggendo “The Vegetarian Myth”, mi sorpresi di quanto poco convincente fosse il libro nell’accusare la dieta vegana.
Al meglio, si potrebbe considerare il libro una dolorosa sessione terapeutica per l’autrice che pensa che la dieta vegana abbia rovinato la sua vita.
Alla peggio, è il manifesto “carnivoro” meno convincente che sia mai stato scritto.”
Gli Errori Comuni nelle Diete Vegateriane
Qui di seguito gli errori più diffusi in cui le persone incorrono seguendo una dieta vegana o vegetariana, errori che li portano ad avere problemi di salute e ingiustamente gettano una cattiva luce sul vegetarianesimo:
Non mangiare calorie a sufficienza
Una dieta vegana salutare è piuttosto semplice da spiegare: mangia frutta a sufficienza, verdure e cibi amidacei per mantenere peso ed energia, e minimizza i cibi concentrati come noci, semi e oli.
Gli alimenti vegetali, specialmente la frutta e la verdura, sono molto ricchi di nutrienti, ma non di calorie. Questo significa che c’è bisogno di mangiare quantità più grandi di questi cibi per avere energia a sufficienza e mantenere il proprio peso e una buona salute.
Molti vegani sono “deboli” e scheletrici semplicemente perché non mangiano a sufficienza. Non assumere calorie a sufficienza significa anche non assumere vitamine, minerali e proteine a sufficienza.
Se una persona non è in buona salute e ha poca energia con una dieta vegana, la prima cosa da fare è aumentare la quantità di calorie assunte.
C’è un accorgimento però: queste calorie devono provenire da cibi integri (o integrali), come la frutta e la verdura fresca, non da oli e cibi grassi e concentrati. Questo conduce al secondo punto:
Non mangiare carboidrati a sufficienza
E’ buffo che gli ex-vegani accusino i carboidrati per i propri problemi di salute, mentre è proprio questo il cibo che essi non stanno consumando a sufficienza.
Non mangiare carboidrati a sufficienza significa mangiare troppi grassi e troppe proteine, e significa anche non avere abbastanza energia per svolgere le proprie attività.
Questo è il motivo per cui così tanti vegani si sentono stanchi. E’ importante assumere sufficienti calorie, ma anche assumerle nelle giuste proporzioni. A dispetto di quanto viene erroneamente affermato in molti libri anti-vegetariani, i carboidrati sono il cibo migliore per il corpo umano.
Come facciamo a saperlo? Le attuali ricerche a questo riguardo sono molto esaurienti, ma basta prendere in considerazione anche una sola cosa: gli atleti.
Gli atleti vincenti, dai maratoneti ai ciclisti del tour de France seguono una dieta ad alto contenuto di carboidrati, perché?
Perché funziona, e perché i carboidrati sono il cibo migliore per il corpo umano.
Gli atleti al top mangiano molti carboidrati non perché filosoficamente sono vegani (molti di loro non lo sono), ma perché è quello di cui hanno bisogno per vincere.
Per una salute e un’energia ottimale, la nostra dieta dovrebbe essere composta da almeno il 70% di carboidrati sulle calorie totali.
Rimane quindi meno del 30% per le calorie provenienti dalle proteine e dai grassi.
Troppi grassi
Molti vegani usano quantità esagerate e non salutari di oli vegetali e grassi.
Questa è la ragione primaria per cui soffrono di ipoglicemia e altri problemi con gli zuccheri. E’ ben documentato il fatto che una dieta ad alto contenuto di grassi ha un impatto negativo sulla sensibilità insulinica.
Per una salute ottimale, TUTTI gli oli dovrebbero essere evitati (o molto limitati). Questo include olio d’oliva, olio di semi di canapa, e anche i cosiddetti oli salutari come l’olio di semi di lino. Ognuno poi troverà i suoi compromessi.
I grassi dovrebbero essere assunti piuttosto da cibi integri, come frutta a guscio, semi e avocado, ma in piccole quantità.
Per la maggior parte delle persone, che non svolge intensa attività fisica, una manciata di frutta a guscio OPPURE mezzo avocado è la quantità di grassi da assumere in un giorno.
Questo è il modo migliore di migliorare una dieta vegana o vegetariana.
Eliminare i grassi aggiunti e preparare pietanze senza grassi, aumentando al contempo il consumo di frutta e verdura (le quali contengono naturalmente anche dei grassi, in piccole quantità, per cui l’alimentazione non risulterà mai completamente priva di grassi che sarebbe dannoso).
Le verdure a foglia verde contengono pochissime calorie, per cui è importante ricordare i cibi attraverso cui è possibile assumere sufficienti calorie in una dieta vegana:
- Frutta
- Tuberi (patate, patate dolci, ecc.)
- Amidi (cereali integrali, legumi, ecc.)
Prendere una proporzione significativa di calorie dai cibi grassi come gli oli è un grande errore che può danneggiare velocemente la salute. (Molte persone preparano per esempio grandi insalate ricche di olio e condimenti ogni giorno considerandola un’abitudine salutare).
Se vuoi perdere peso, dovresti prendere in considerazione il fatto di evitare tutti i cibi grassi per un periodo, fino a raggiungere il peso desiderato.
Perché? I grassi vengono immagazzinati dal corpo molto facilmente, richiedendo un dispendio energetico di meno del 3%.
Dall’altro lato, i carboidrati necessitano in media di un 30% di dispendio energetico per essere immagazzinati e trasformati in grasso corporeo.
Autori come John McDougall lo esprimono in questo modo: “Il grasso che mangi è il grasso che indossi”. Perciò se non desideri “indossare” altro grasso, evitalo.
E’ abbastanza facile abituarsi a una dieta a basso contenuto di grassi e ci vogliono circa dai 30 ai 60 giorni per la papille gustative per adattarsi completamente.
Poche proteine di alta qualità
Le proteine possono essere un problema più che altro per dei vegani che si cibino prevalentemente di cibo-spazzatura o per dei crudisti che mangino esclusivamente frutta e verdura, escludendo completamente frutta a guscio e semi.
Anche se le carenze proteiche sono un problema quasi inesistente nel mondo occidentale, se c’è una carenza di proteine di qualità nella dieta, è possibile incorrere in cali di energia, diminuzione della massa muscolare, diminuzione della densità ossea e immunità compromessa.
Fortunatamente, non abbiamo bisogno di grandi quantità di proteine.
I vegetali a foglia verde contengono proteine di alta qualità, e aggiungere piccole quantità di frutta a guscio e semi può essere d’aiuto.
I vegani possono mangiare prodotti come quinoa o legumi e tutti dovrebbero abbondare con le verdure a foglia verde e mangiare un po’ di frutta a guscio e semi ogni giorno.
Se si necessita di più proteine, si possono aggiungere delle proteine ricavate dai semi di canapa ad esempio.
Troppo cibo-spazzatura
Molti vegani mangiano troppo cibo-spazzatura: le patatine fritte possono anche essere vegan, ma non sono certo salutari.
In generale, qualsiasi cibo proveniente da un ristorante o da una fabbrica, dovrebbe essere considerato come un extra di cui non abusare, più che come un nutrimento salutare per il corpo umano.
Utilizza il buon senso e basa la tua alimentazione su frutta, verdura e cibi integrali, piuttosto che su cibi fortemente processati o elaborati.
Troppe farine
In generale molte persone, ma specialmente i vegani e i vegetariani basano la propria dieta su farine e prodotti da forno.
Panini, pizze, pasta, dolci, ecc. non sono necessari per la salute e spesso sono cibi altamente processati.
Molte persone inoltre sono sensibili o allergiche al grano e possono sviluppare il morbo celiaco.
Se soffri di frequenti raffreddori, problemi respiratori, asma, problemi digestivi, ecc. potresti avere un’intolleranza o una sensibilizzazione al glutine.
Eliminare le farine raffinate dalla dieta è piuttosto facile seguendo una dieta a base di frutta e verdura e carboidrati integrali.
Una dieta carente
Molti vegani evitano gli integratori di vitamina B-12 e incorrono in problemi.
Anche chi mangia carne è a rischio e le carenze di vitamina B-12 sono comuni anche tra gli onnivori. Questo riguarda in particolare le mamme vegane e i bambini piccoli.
Anche un integratore di vitamina D può essere necessario, specie se non si vive in un clima caldo e non ci si espone al sole, ma questo non è un problema solo vegano.
Troppo spesso le persone non fanno “i compiti a casa” e poi incolpano la dieta perché non funziona.
La carne NON è la soluzione.
E’ strano che gli esseri umani tendano a fare associazioni errate basandosi su ciò che percepiscono come relazioni dirette di causa-effetto.
Se passi ad un’alimentazione vegana e la tua salute peggiora, crederai che la colpa sia dell’alimentazione vegana.
Dato che la dieta vegana esclude i prodotti animali, potresti convincerti che il fatto di non mangiarne sia ciò che ti ha fatto ammalare.
In realtà una dieta vegana può essere tante cose: una dieta di prodotti elaborati che imitano la carne, oli e patatine fritte, o una dieta salutare a base di frutta e verdura consumate in quantità e varietà ottimali.
Il fatto che molti vegani non stiano bene NON significa che i prodotti animali siano la soluzione a questi problemi.
Alcuni includono carne e latticini nella loro dieta dichiarando di sopravvivere grazie a questi alimenti, convinti che i cibi vegetali non siano sufficienti per stare bene. Questo semplicemente non è vero.
I prodotti animali non vanno bene per il corpo umano, per ragioni molto precise:
- Sono molto acidificanti e consumano le riserve di calcio del corpo, poiché esso preleva il calcio dalle ossa per bilanciare il ph del cibo nel tratto digestivo
- Contengono troppe proteine. Tutte le proteine in eccesso devono essere eliminate dal corpo, cosa che nel tempo esaurisce i reni e il fegato e accelera il processo di invecchiamento. Una dieta ricca di proteine animali è anche un fattore primario nel favorire l’insorgere del cancro (vedi The China Study, di Colin Campbell).
- La maggior parte dei prodotti di origine animale è troppo ricca di grassi. I grassi in eccesso vengono immagazzinati come grasso corporeo e favoriscono problemi di glicemia e sovrappeso.
- I prodotti animali sono ricchi di colesterolo, che si accumula nel corpo e favorisce l’insorgere di problemi vascolari.
- I cibi di origine animale sono una fonte concentrata di tossine. Trovandosi in alto nella catena alimentare, gli animali accumulano molte più tossine, ormoni e pesticidi nei loro tessuti. Senza parlare dei possibili problemi batterici che possono verificarsi con i prodotti di provenienza industriale e le possibili contaminazioni.
Ci sono vegetariani e vegani che non sono in buona salute?
Sì! Ma i prodotti animali non rappresentano la soluzione a questo problema.
Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di miglioramento personale da oltre 10 anni, applico e diffondo informazioni nel campo dell’alimentazione e della salute sessuale maschile. Scopri di più su di me.
Ho appena inviato un commento, ma qui non lo leggo.
Spero sia arrivato.
Un articolo davvero completo sull’alimentazione vegetariana e vegana. Io non ho mai mangiato molta carne, anzi sempre poca e malvolentieri. Poi da diversi anni sono vegetariano, non vegano.
Mangio molti carboid rati, la pasta tutti i giorni, anche due volte al giorno, in quanto ne vado matto. Cerco di limitare il pane perché ho purtroppo grasso concentrato sulla pancia , anche se vestito non appare molto visibile. Mangio frutta e soprattutto molta verdura, soprattutto cotta perché ho problemi di stipsi che ho risolto con bustine di psyllio.
Ho eliminato del tutto i formaggi e i latticini in genere anche perché la mia prostata è ipertrofica. Mangio anche alcune noci ogni giorno, non in questi giorni perché sono in vacanza.
Non bevo alcol di nessun tipo. Mi concedo qualche caffè senza eccedere. Purtroppo faccio fatica a rinunciarvi del tutto.
Alimentandomi così mi trovo bene. Il mio problema è eliminare il belly fat. Cercherò di fare più moto e di cominciare ad andare in palestra nel prossimo autunno.
Grazie Marco. Un abbraccio.
Ciao Mario,
Prostata ipertrofica, si può ottenere piena guarigione ma serve volerlo, per tornare in piena forma risolvendo il grasso sulla pancia e evitando aggravamenti futuri.
La guarigione è frutto di uno stile di vita come spiegato nel corso base qui:
ProstataInForma.com/prostatite-cura
Affermare di aver risolto con lo psillio è un eufemismo.
Giovanni
Ciao Giovanni
Con lo psillio non ho risolto il problema dell’ipertrofia o del grasso sulla pancia. Ho però risolto il problema intestinale (stipsi).
Buon ferragosto.
Ciao Mario,
Tutti i nostri problemi di salute nascono nelle condizioni dell’intestino, pertanto possiamo tranquillamente affermare che con i semi di psillio hai certamente migliorato la stipsi ma non vuol dire averla risolta, per fare un esempio pratico ed efficace se smetti di assumere i semi di psillio e la stipsi peggiora nuovamente è una chiara prova che non si è risolta.
Abbraccio!
Giovanni
Ho già risposto e inviato, ma non vedo più quanto ho scritto.
Bellissimo articolo Marco ti seguo sempre con attenzione.volevo sapere se riesci sempre con il cibo a gestire la prostata io purtroppo con la mia IPB ho dovuto abbandonare la corsa che amavo per continue Ematuria da sforzo forse perché mi nutro ancora di yogurt e latte? ,Sarei contentissimo di una tua risposta e magari di qualche consiglio grazie e buona giornata
Grazie Vincenzo. Il cibo non è la sola componente importante per la salute della prostata. Ci sono fattori anche più importanti che comprendono la sfera emotiva. Certo i latticini non aiutano, ma c’è molto altro e se vuoi ne possiamo parlare in una consulenza personalizzata prenotabile dal mio sito. Per ogni dubbio a riguardo scrivimi in privato a info@prostatainforma.com Grazie!