
A partire dalla prima versione del mio Corso Base per la Prostata, ho affrontato più volte il dibattito sui grassi, suscitando spesso molte ire.
Il punto centrale del dibattito, focalizzato sulla salute della prostata (ma non solo), è se dovremmo seguire una dieta senza grassi, a basso contenuto di grassi, o se invece possiamo usare liberamente cibi ad alto contenuto di grassi traendone dei benefici.
Questo dibattito acceso ma complesso ha portato a molti fraintendimenti, che vorrei chiarire, prima di passare al concetto di “Dieta senza grassi aggiunti” e ai suoi potenziali benefici.
C’è Grande Confusione sui Grassi
Sono stati fatti molti studi scientifici per cercare di esaminare il ruolo dei grassi nella dieta umana e nessuno può affermare di aver trovato tutte le risposte.
Ogni ricercatore cerca di utilizzare delle specifiche ricerche per supportare le proprie teorie, ma ciò che conta è la direzione in cui punta la maggior parte degli studi.
Tutti gli studi che hanno rimpiazzato il burro con qualche tipo di olio vegetale hanno rilevato come questo abbia rallentato il progredire di problematiche cardiache o dei loro markers critici (come i livelli di colesterolo).
Non dovremmo interpretare questi risultati come “gli oli vegetali sono salutari”, ma piuttosto riconoscere che il burro è così dannoso per la nostra salute che sostituirlo con degli oli fa una differenza in positivo.
Questo è solo un esempio, tra i tanti, di come le persone fraintendano gli interrogativi nutrizionali sui grassi nella dieta umana.
Ma ciò di cui vorrei parlare ora è molto più interessante e può essere utile a molti. Tuttavia, la mia introduzione può servire come avvertenza per quanti, inevitabilmente, fraintenderanno ciò che sto per dire.
- Non sostengo che questa sia la dieta ideale per tutti gli esseri umani sulla terra, né che i cibi ad alto contenuto di grassi non possano essere benefici in alcune circostanze.
- Una dieta senza grassi aggiunti contiene all’incirca un 4-5% di acidi grassi essenziali, che si trovano nella frutta, nella verdura, nei legumi e nei cereali. Questa percentuale è molto bassa, ma per la maggior parte delle persone i suoi benefici supereranno qualsiasi potenziale “carenza di acidi grassi”. Tuttavia, alcuni potrebbero aver bisogno di più grassi per una salute ottimale.
- Questa dieta non dovrebbe essere confusa con la “dieta low-fat” che gli americani in teoria (ma non in pratica) hanno abbracciato negli anni ’80. Non dobbiamo rimpiazzare i grassi con zuccheri e prodotti raffinati.
- Non sto sostenendo che faccio sempre a meno dei cibi grassi. Tuttavia, ho avuto grandi benefici facendone a meno per alcuni periodi.
Ma andiamo avanti!
La Dieta Senza Grassi Aggiunti
La dieta senza grassi aggiunti è una dieta a base vegetale composta di cibi integrali (come frutta, verdura, cereali e legumi) priva di cibi ad alto contenuto di grassi concentrati come oli, noci e semi oleosi.
Perciò niente olio di cocco, olio d’oliva, mandorle, noci di macadamia o altri cibi contenenti olio.
Questa “dieta” non è un assoluto e può essere utilizzata in parte, in gran parte o completamente, secondo le possibilità e necessità personali, può essere seguita per alcuni giorni la settimana, per alcune settimane o mesi di seguito, secondo ciò che soddisfa meglio i propri obiettivi.
E’ stato probabilmente il dr. Douglas Graham a coniare l’espressione “senza grassi aggiunti”, per sottolineare il fatto che i cibi vegetali integri contengono naturalmente piccole percentuali di acidi grassi.
Per chi avesse dubbi, ecco le percentuali di grassi che si trovano naturalmente in alcuni cibi.
- Spinaci, 100 g, 0,4 di grassi, Omega 3: 138 mg. Omega 6: 26 mg.
- Avena, 100 g, 6,5 g di grassi, Omega 3: 100 mg. Omega 6: 2200 mg.
- Banana, 100 g, o,3 g di grassi, OMEGA 3: 27 mg. Omega 6: 46 mg.
- Fagioli neri, 1 tazza (bolliti), 0,9 g di grassi, Omega 3: 181 mg. Omega 6: 217 mg.
Una dieta ipotetica di 2000 calorie (quindi ipocalorica per molte persone), composta di:
300 g di spinaci (69 calorie), 2 tazze di riso integrale (432 calorie), 1 tazza di fagioli neri (227 calorie), 2 grandi patate al forno (556 calorie) e circa 800 g di banane (715 calorie), fornirebbe:
- 8,24 g di grassi
- Omega 3: 920 mg
- Omega 6: 2088 mg.
Non ci sono dei requisiti minimi per gli Omega 3, ma si consiglia di assumerne tra i 200 e i 500 mg al giorno.
Mentre la dieta ipotetica che ho descritto contiene solamente un 3,7% di grassi sulle calorie totali, la maggior parte delle persone arriverebbe più vicina al 4-5% includendo una varietà di cibi vegetali diversi.
Il totale arriverebbe all’ 8-10% includendo pochi grassi aggiunti.
I Benefici di una Dieta Senza Grassi Aggiunti
Come dicevo all’inizio, questa non è necessariamente la dieta giusta per tutti.
Vorrei però sottolineare ora i benefici curativi di una dieta senza grassi aggiunti.
Se hai già provato di tutto senza riuscire a migliorare la tua salute, potrebbe esserti d’aiuto.
Acne
Evitare completamente i grassi aggiunti può migliorare drasticamente alcuni casi di acne.
Nina e Randa Nelson sono le figlie di Jeff Nelson, proprietario e fondatore di Veg Source.
Sono anche due giovani celebrità vegan su YouTube, che seguono una dieta vegan sin dalla nascita.
Un’acne terribile le ha portate a sperimentare una dieta senza grassi aggiunti, secondo il consiglio del dr. McDougall. I risultati sono stati stupefacenti e vengono riportati in questo video (in inglese).
Problemi cardiaci
Niente è altrettanto veloce nel migliorare i sintomi cardiaci del seguire i consigli del dr. Esselstyn, che essenzialmente propone una dieta senza grassi aggiunti (di soli cibi integrali).
Per maggiori informazioni, leggi il suo eccezionale libro “Come prevenire e guarire le malattie cardiache con l’alimentazione”.
Infiammazione
Ci sono ricerche che puntano all’idea che i grassi saturi aumentino l’infiammazione nel corpo.
Lo stesso vale per gli Omega 6.
Tuttavia, la maggior parte dei cibi ricchi di Omega 3, i cosiddetti “grassi buoni”, contiene anche una considerevole quantità di Omega 6.
Questa potrebbe essere la ragione per cui questa dieta funziona così bene a diminuire l’infiammazione del corpo. (Vedi questo studio e questo.)
Chiaramente se l’organo infiammato nel nostro corpo è la prostata, una dieta senza grassi aggiunti diminuirebbe l’infiammazione e aiuterebbe il nostro corpo a guarire dai sintomi della prostata.
Prostata ingrossata e cancro alla prostata
Una dieta a basso contenuto di grassi è risultata benefica anche nei casi di ipertrofia prostatica e cancro alla prostata.
Gli studi attuali dimostrano che troppo grasso corporeo può aumentare i livelli ormonali e altri fattori nel sangue e stimolare la crescita delle cellule della prostata. (Studio 1 – Studio 2)
Riguardo al cancro alla prostata è stato scoperto che i punteggi del ciclo cellulare del cancro erano significativamente più bassi negli uomini che con una dieta a basso contenuto di grassi, rispetto agli uomini che seguivano una dieta occidentale ad alto contenuto di grassi.
Hanno anche scoperto che gli uomini che seguivano una dieta a basso contenuto di grassi avevano livelli ematici ridotti di sostanze pro-infiammatorie che sono state associate al cancro. (Studio 1 – Studio 2).
Diabete di tipo 2
Dopo l’uscita del film “What the Health” su Netflix, molti disinformati hanno criticato il film e frainteso la parte sulla relazione tra grassi e diabete di tipo 2.
Se hai visto il film, ricorderai la parte in cui il dr. Neal Barnard sostiene che “i grassi, e non gli zuccheri, sono la causa del diabete di tipo 2”.
Questa parte richiede spiegazioni.
Il dr. Barnard sostiene che “Il diabete non è causato da una dieta ricca di carboidrati, e non è causato dal mangiare zuccheri. La causa del diabete è una dieta che fa accumulare grassi nel corpo. Sto parlando di una tipica dieta a base di carne e prodotti animali. Puoi guardare nelle cellule del corpo umano, e troverai che stanno accumulando minuscole particelle di grasso che causano insulino-resistenza. Ciò significa che gli zuccheri contenuti naturalmente nei cibi che mangi non possono entrare nelle cellule come dovrebbero. Si accumulano nel sangue, ed ecco il diabete.”
Ciò a cui si riferisce è:
- Il fatto che le diete ad alto contenuto di grassi abbassano la sensibilità insulinica e le diete a basso contenuto di grassi fanno il contrario
- Il fatto che la reale causa dell’insulino-resistenza (il sovrappeso è la sua manifestazione più visibile) è il grasso intracellulare, non una dieta ricca di zuccheri.
Tutto ciò è ben documentato nel suo libro. Vedi anche il suo studio, qui.
Segue naturalmente che una dieta senza grassi aggiunti può migliorare e perfino far regredire il diabete di tipo 2.
Perdere peso
Il vantaggio di eliminare i grassi aggiunti, per quanto riguarda il dimagrimento, viene dalla bassa densità calorica dei cibi consumati.
Contrariamente alle bugie promosse dal movimento Paleo e low-carb, studi medici hanno mostrato che le diete low-fat danno un vantaggio metabolico quando si tratta di perdere peso.
I grassi sono la fonte più concentrata di calorie, e un loro consumo eccessivo può portare ad accumulare più peso, specialmente quando la maggior parte dei grassi nella dieta è nascosta.
Chi utilizza una dieta senza grassi aggiunti?
Diversi programmi dietetici utilizzano una variante della dieta senza grassi aggiunti.
- La dieta del dr. Esselstyn per prevenire e curare i problemi cardiaci non include frutta a guscio, semi, avocado, oli o prodotti a base di cocco. Egli ammette i semi di lino macinati e qualche noce per i pazienti senza malattie cardiache, ma consiglia a chi è a uno stadio avanzato di evitare tutti i grassi aggiunti.
- Il dr. McDougall ammette qualche grasso aggiunto nella sua dieta, ma una variante del suo programma è la Dieta McDougall per una perdita di peso ottimale. In questa versione, non è permesso alcun grasso aggiunto.
- Il dr. Doug Graham, che a quanto ne so ha coniato l’espressione “grassi aggiunti”, non consiglia esplicitamente di evitare i grassi per tutto il tempo, ma ha parlato dei benefici del seguire un simile programma di tanto in tanto.
Popolazioni che vivono vicino a questo ideale
Gli abitanti di Okinawa sono in cima alla lista dei record di longevità, come riportato dall’indagine informale nel libro Le zone blu di Dan Buettner, che ha lavorato per il National Geographic.
E’ interessante notare come la loro dieta fosse composta principalmente da patate dolci e contenesse meno del 6% di grassi, il che la rendeva sostanzialmente una dieta senza grassi aggiunti (vedi qui).
Come ulteriori prove che una dieta priva di grassi aggiunti può essere perfettamente salutare, ecco alcune altre culture tradizionali che hanno vissuto vicine a questo ideale.
- I Bantu in Africa, la cui dieta conteneva circa il 10% di grassi. La loro incidenza di disturbi cardiaci era prossima allo zero.
- Molti nativi della Nuova Guinea, altrettanto privi di disturbi cardiaci e ipertensione, seguivano un’alimentazione tradizionale con non più del 10% di grassi (vedi qui).
- La dieta hawaiana, prima che l’esploratore James Cook mettesse queste isole in contatto col resto del mondo nel 1776, comprendeva una percentuale di grassi inferiore al 10%. Uno studio recentemente ha fatto seguire a un gruppo di hawaiani obesi una dieta tradizionale e i partecipanti hanno riportato notevoli benefici.
- Una popolazione dell’Amazzonia boliviana, con le “arterie più sane” mai trovate finora, seguiva una dieta con una percentuale di grassi del 14%.
Walter Kempner
Un esempio terapeutico di questa dieta è la “dieta di riso”, ideata dal rifugiato tedesco Walter Kempner nel 1940 come trattamento radicale per l’ipertensione maligna, prima dell’avvento dei farmaci.
Non solo la dieta di riso curò molti casi di ipertensione grave, ma funzionò anche per alleviare mal di testa, affaticamento e disturbi cardiaci. Curò anche diversi casi di diabete di tipo 2.
La tipica composizione della dieta di riso prevedeva 565 g di carboidrati, da frutta, riso e zucchero. Solo 25 g di proteine e 5 g di grassi. Perciò la dieta di riso prevedeva meno del 2% di grassi!
La presenza dello zucchero può lasciare perplessi i dietisti moderni, ma era stato incluso per aggiungere calorie senza includere verdure o altri cibi che potessero contenere sodio. In media, i pazienti consumavano 400 calorie al giorno dallo zucchero bianco. Includevano anche qualche integratore vitaminico. Il contenuto di sodio era di soli 150 mg al giorno.
Come terapia, non come scelta dietetica, questa dieta ebbe un incredibile successo.
I benefici che ho avuto da una dieta senza grassi aggiunti
La prima cosa che noto, ogni volta che adotto una dieta “senza grassi aggiunti”, è quanto stabile diventino la mia energia e la mia glicemia.
L’insulina diventa super efficiente, e qualsiasi sintomo di ipoglicemia se ne va. Quando tendo a includere più grassi nella dieta, la mia energia è meno stabile.
Oltre ad alcuni dei benefici che ho già menzionato, i miei miglioramenti più grossi riguardano la digestione.
La Dieta della Foresta
Recentemente sono stato in Amazzonia, a stretto contatto coi popoli indigeni della foresta, vivendo e mangiando con loro.
Ho fatto una dieta tradizionale, come loro fanno periodicamente. Essendo un popolo di cacciatori e raccoglitori, gli indigeni fanno spesso diete depurative e ne traggono grandi benefici.
Maggiori dettagli sul mio viaggio puoi trovarli in questo articolo.
Per 2 settimane dunque ho mangiato solo quello che mi davano e senza sorpresa mi sono reso conto che era una dieta a base vegetale senza grassi aggiunti, ovvero esattamente quello che diffondo da anni.
La dieta consisteva in manioca (un tubero), mais e platano (banane verdi amidacee). Il tutto cucinato in vari modi, ma senza nessun tipo di condimento. Ogni tanto mi davano anche riso e fagioli.
Questa è una dieta a bassissimo contenuto di grassi e alta in carboidrati ed è considerata da loro una dieta depurativa.
Contemporaneamente alla dieta assumevamo varie piante sacre della foresta, ognuna con una specifica funzione depurativa (non solo fisicamente, ma anche e soprattutto a livello energetico).
Conclusioni
La maggior parte delle persone può beneficiare dall’includere un po’ di frutta a guscio, semi e avocado nella propria dieta. Ma vale la pena menzionare che una dieta senza grassi aggiunti può essere particolarmente utile in molti casi in cui nient’altro ha funzionato.
Solo un’avvertenza: ho sentito da diversi esperti che ci vogliono circa 90 giorni per “neuro-adattarsi” a una dieta low fat. Ciò significa che durante questa transizione potresti non sentirti soddisfatto come al solito dopo un pasto, e potresti desiderare dei grassi o sentire che “manca qualcosa”. Queste sensazioni scompariranno col tempo.
Alcuni esperti mettono in guardia contro una possibile carenza di Omega 3. E’ bene ricordare che i cibi integrali forniscono in media un 5% di acidi grassi, di cui le verdure a foglia verde sono particolarmente ricche.
Se però una persona segue una dieta senza grassi aggiunti per più di tre mesi, può essere buona idea a quel punto fare delle analisi per vedere se c’è bisogno di integrare qualcosa. Puoi decidere poi se includere dei semi di lino macinati, delle noci o un integratore vegano di Omega 3.

Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di miglioramento personale da oltre 10 anni, applico e diffondo informazioni nel campo dell’alimentazione e della salute sessuale maschile. Scopri di più su di me.
Articolo corretto, variegato ed esauriente. Se uno ha già letto (e sperimentato) il “corso base” è chiaramente facilitato nell’apprendimento dei vari concetti. Sempre validi i tuoi consigli. Buona estate anche a te.