guru della salute

Può essere scioccante constatare che molti guru della salute, che scrivono libri e danno consigli su nutrizione e longevità, tendono in realtà a vivere meno rispetto alla media.

Come mai? Vediamo come distinguere un buon consiglio da uno pessimo per la nostra salute.

Essere esperti fa male alla salute?

I guru salutisti muoiono giovani… e sembra che in tal senso vengano battuti solamente dalle rock star (che hanno una speranza media di vita di 42 anni negli Stati Uniti e di 35 anni in Europa)!

Ecco alcuni esempi di esperti che sono morti prematuramente e/o malati:

Michel Montignac, un famoso esperto francese che ha promosso una dieta basata sul concetto di indice glicemico, morto di cancro a 66 anni.

Dr. Atkins, probabilmente il più famoso guru delle diete al mondo (pesava più di 115 kg ed era alto circa 1.80 m), morto a 72 anni dopo 9 giorni di coma per essere scivolato sul ghiaccio. Il medico che lo esaminò notò dalle sue cartelle cliniche che in precedenza era stato colpito da un attacco di cuore e aveva sofferto di insufficienza cardiaca e ipertensione. Dato che non gli fu eseguita un’autopsia, non è possibile sapere se alcuni di questi disturbi abbiano compromesso la sua capacità di rimettersi dall’incidente.

Paavo Airola, autore di “How to Get Well”, guida del movimento Juice Fasting e salutista negli anni ’70 e ’80, morto di infarto a 64 anni.

Roy Waldorf, esperto di longevità e autore del libro “The 120-Year Diet”, morto nel 2004 all’età di 79 anni. Non male, ma piuttosto lontano dagli obiettivi che si proponeva.

Nathan Pritikin, uno degli autori più prolifici sulla dieta low fat, si suicidò malato di leucemia all’età di 69 anni.

Ross Horne, suo allievo e promotore della dieta fruttariana, sosteneva che Pritikin avrebbe vissuto più a lungo se avesse abbracciato questo tipo di dieta. Egli morì di cancro, anche se a più di 80 anni.

T.C. Fry, leader nel movimento igienista e fruttariano, morto di embolia polmonare a 70 anni.

Più recentemente Robert E. Kwalski, autore del libro “The 8-Week Cholesterol Cure,” morto per un aneurisma polmonare a 65 anni.

George Oshawa, l’inventore della dieta macrobiotica (che letteralmente significa “la via della lunga vita”), morto (forse a causa di un parassita) a 73 anni.

Adele Davis, pioniera della sana alimentazione (in cui purtroppo includeva anche molto latte), morta all’età di 70 anni.

Naturalmente, non si può affermare che TUTTI i guru dell’alimentazione muoiano giovani. Non è vero, anche se questo fenomeno riguarda molti di loro.

Paul Bragg, morto a 81 anni. Anche se la sua famiglia dichiarò che la sua morte fu dovuta a un incidente con il surf, sembra che la vera causa sia stata un attacco di cuore (notizia rimossa in seguito dalla sua pagina Wikipedia).

Norman Walker, guru dei succhi e del crudismo, morto a 99 anni (e non a 118 come era stato dichiarato).

Jack LaLanne, più un atleta che un guru della dieta, è morto più di recente di polmonite a 96 anni.

Che cosa significa tutto questo?

Il fatto che buona parte dei guru della salute non viva più a lungo rispetto all’aspettativa di vita media, e in molti casi viva meno, in sé non è nulla di sconvolgente.

Sono esseri umani, proprio come noi, e… possono sbagliare.

Alcuni esperti promuovono una dieta a basso contenuto di grassi (low fat). Altri promuovono una dieta ad alto contenuto di grassi.

Alcuni praticano quello che predicano quasi sempre, altri solo in parte, altri ancora per nulla.

In alcuni casi le incoerenze non hanno impedito loro di vivere a lungo, come nel caso di Paul Bragg che occasionalmente si gustava un burger nel suo ristorante preferito a Honolulu.

Altri, come T.C. Fry, si sono sforzati di mettere in pratica con disciplina i propri insegnamenti, riuscendo a vivere più a lungo di quanto avessero pronosticato i dottori (T.C. Fry secondo l’opinione del suo medico era gravemente malato e pronto a morire già sulla quarantina).

Alcuni, come Roy Waldorf, hanno fatto un tentativo verso l’immortalità, praticando la restrizione calorica, solo per vivere leggermente più a lungo dell’aspettativa media di vita (maschile).

Altri sostenevano di avere in mano la soluzione definitiva per perdere peso, tuttavia sono morti sovrappeso.

Chissà, forse essere un guru di alto profilo mette troppo sotto pressione, e le persone si aspettano che tu sia sempre perfetto.

Forse alcuni guru, pur cambiando idea su alcuni aspetti, rifiutano di ammetterlo e di cambiare per mantenere intatta la propria immagine.

Forse il tipo di persona che scrive un libro di nutrizione – per la maggior parte uomini – tende ad essere ambizioso e a sottoporsi a uno stress eccessivo.

O potrebbe essere che molti esperti siano diventati tali a partire da una salute cagionevole che li ha motivati a trovare soluzioni e a condividerle scrivendo dei libri.

Il fatto che alcuni esperti muoiano giovani non deve portarci a concludere che tutti i consigli dietetici siano sbagliati.

Ma dovrebbe spingerci a verificare la qualità dei consigli che riceviamo da queste persone.

Mi sembra che il 99% dei libri sulle diete sia una rielaborazione del solito materiale scadente e rivolto alle masse che sono felici di essere rassicurate sulle proprie cattive abitudini.

Esempi di cattivi consigli sulla salute:

  • Assumere un sacco di colesterolo fa bene, perciò inizia la giornata con pancetta e uova (biologiche).
  • Mangiare molta carne è naturale per l’essere umano (l’ultimo uomo che ha tentato di vivere con una dieta a base di carne è Vihjalmur Stephanson, morto per un grave disturbo cardiovascolare a 81 anni).
  • Mangiare molti grassi va bene se si tratta di grassi “buoni”, perciò innaffia le tue insalate e qualsiasi altro piatto con molto olio d’oliva.
  • I carboidrati sono “dannosi”, ma mangiare un sacco di proteine fa bene.
  • La frutta “fa male”, ma i beveroni proteici industriali sono ottimi.

E’ veramente difficile – tuttavia possibile – orientarsi nel panorama confuso delle informazioni che riguardano la salute.

Essenzialmente, ogni affermazione sulla dietetica rientra in una delle seguenti categorie:

1) Alcune cose vanno bene per tutti, e ci sono prove scientifiche che lo confermano.

2) Alcune cose fanno male a tutti, e ci sono prove scientifiche che lo confermano.

3) Alcune cose sono più complicate, e dipendono dalla situazione individuale.

Esempi di buoni consigli sulla salute:

  • La frutta e la verdura fanno BENE a tutti, anche se la maggior parte dei libri di dietetica non promuove diete basate su questi alimenti. Tutte le ricerche scientifiche in questo campo appoggiano una dieta a base di frutta e verdura, tuttavia poche persone la mettono in pratica.
  • Una dieta basata su cibi vegetali fa BENE a tutti, così come migliorare la propria salute con un po’ di esercizio, mantenendo basso il proprio consumo di grassi e preferendo i prodotti freschi a quelli confezionati.
  • I grassi raffinati fanno MALE a tutti, poiché sono fonti concentrate di calorie prive di nutrienti. I quattro cucchiai di olio di semi che alcuni esperti raccomandano di assumere ogni giorno contengono più grassi saturi di un Big Mac da McDonald’s.
  • La dieta americana standard (SAD), fa MALE a tutti, senza eccezioni. I libri di dietetica in genere sono un gradino sopra questo livello, eccetto la Atkins, che è SAD allo stato puro e altamente sconsigliata!
  • Altre cose non sono così “bianco o nero”. Ad esempio, è in discussione se sia meglio una dieta completamente vegana o una che contenga piccole quantità di prodotti animali. Alcuni preferiscono evitare del tutto i prodotti di origine animale, mentre altri pensano che per ottenere certi nutrienti sia necessario o vantaggioso assumerne piccole quantità.
  • Alcune persone devono evitare certi alimenti a causa di una spiccata sensibilità o reazioni allergiche

In definitiva, dipende da TE diventare il tuo guru personale.

Ma è importante anche non cadere nel cinismo cominciando a credere che tutti i consigli siano sbagliati. Naturalmente, nessuno ha in mano la verità assoluta, ma sicuramente alcune persone possono essere più vicine alla verità rispetto ad altre.

Per concludere: acquisire un’approfondita conoscenza del corpo umano e di come VERAMENTE funziona, può aiutarti a distinguere, nella massa di informazioni disponibili al giorno d’oggi, i buoni consigli dai cattivi consigli.