nevralgia del pudendo

Forse non lo sai, ma i sintomi tipici di una prostatite cronica o di un’ipertrofia prostatica potrebbero derivare anche da un’altra condizione meno discussa in ambito urologico, spesso difficile da individuare.

Sto parlando della nevralgia del nervo pudendo che può presentarsi come un’infiammazione, una compressione, o un intrappolamento del nervo (sindrome di Alcock).

La nevralgia del nervo pudendo causa dolore pelvico e un mito comune è che colpisca solo le persone anziane o le donne. Negli uomini è invece spesso fraintesa con la prostatite, in quanto porta a sintomi simili.

La prostatite abatterica è infatti spesso nominata anche sindrome da dolore pelvico cronico, ma viene spesso ugualmente trattata come una prostatite batterica, prescrivendo antibiotici e antidolorifici che a nulla servono se non a indebolire la flora batterica e quindi il sistema immunitario (soprattutto quando non ci sono infezioni batteriche in corso).

Tra il 10-15% degli uomini vive con dolore pelvico cronico; ben il 25% ha una qualche forma di incontinenza intestinale o vescicale; e oltre la metà degli uomini di età superiore ai 40 anni ha, o ha avuto, una disfunzione erettile. (Statistiche in USA).

Tutte queste condizioni hanno una componente muscolo-scheletrica che è spesso ignorata dalla maggior parte degli urologi che è appunto la nevralgia del pudendo.

Il nervo pudendo parte dalla parte posteriore del bacino fino alla base del pene o della vagina, dove si dirama in altri nervi.

Il pudendo invia messaggi al cervello dai genitali, dall’ano e da altre parti del corpo vicine ed è il nervo che controlla i muscoli dello sfintere che si aprono e si chiudono quando si va in bagno.

nervo-pudendo

Sintomi della Nevralgia del Nervo Pudendo

La nevralgia del pudendo è una condizione che provoca dolore, disagio o intorpidimento del bacino o dei genitali e può dare una vasta gamma di sintomi sessuali, urinari o localizzati, proprio come una prostatite.

I sintomi di nevralgia del pudendo si avvertono quindi nella parte inferiore del corpo, nei genitali o nel perineo (l’area tra i genitali e l’ano). Questi possono includere:

  • Un dolore acuto o un bruciore
  • Maggiore sensibilità in quell’area
  • Intorpidimento o sensazione di formicolio, come quando la gamba si addormenta
  • Una sensazione di gonfiore

Questi sintomi possono accentuarsi quando ti siedi e possono presentarsi su entrambi i lati del corpo e diramarsi alle gambe, ai glutei e alla pancia.

Potresti anche avere problemi come:

  • Un bisogno improvviso o frequente di andare in bagno
  • Problemi o dolore durante l’attività sessuale
  • Problemi di erezione

Cause della Nevralgia del Pudendo

La nevralgia del pudendo è molto più comune di quanto si pensi, afferma il dott. Jerome Weiss, urologo di San Francisco e fondatore del Pacific Center for Pelvic Pain and Dysfunction.

“Non è riconosciuta nella maggior parte dei pazienti. Ci sono persone che ne soffrono perché non gli è mai stata diagnosticata. Molti medici non sono addestrati su come diagnosticare e trattare la nevralgia del pudendo, o sono così di fretta nei loro appuntamenti, che non hanno tempo per uno screening accurato, dando la colpa a qualcos’altro come la prostata o la vescica”.

Ci sono molte cause alla base di questa nevralgia:

  • Le cicatrici da chirurgia pelvica sono spesso un fattore comune.
  • Il sellino di una bicicletta, che spinge contro il nervo e lo comprime. La nevralgia del pudendo è infatti molto comune nei ciclisti, tant’è che in origine era denominata “sindrome del ciclista”.
  • Cadute e incidenti sono fattori scatenanti piuttosto comuni.
  • La costipazione cronica porta a un forte affaticamento che può danneggiare il pudendo.

A volte anche un’asimmetria fisica può esserne la causa, afferma il dott. Nel Gerig. La scoliosi, una gamba leggermente storta e altre condizioni fisiche possono creare tensione nei muscoli intorno al nervo pudendo, che a sua volta può causare lesioni. A volte la nevralgia del pudendo può verificarsi subito dopo la lesione. Altre volte, possono occorrere anni per svilupparsi, poiché altri traumi aggravano la lesione originale.

La Diagnosi

Il modo più efficace per capire se soffri di nevralgia del pudendo, dicono gli esperti, è osservare se si sente dolore mentre si è seduti. Allo stesso modo è importante verificare se si ha sollievo quando ci si alza, siamo sdraiati o ci si siede sul water.

Solitamente accade che ne parli col medico, descrivi i tuoi sintomi, ma non capisce di cosa stai parlando. Ti prescrive delle analisi, ma sembrano tutte nella norma: l’analisi del sangue, l’esame delle urine, dello sperma, la risonanza magnetica.

Spesso ti viene detto che non hai niente che il dolore è solo nella tua testa e che non dovresti preoccupartene. Ma il dolore c’è eccome e spesso è anche molto evidente. In alcuni casi ti viene diagnosticata una prostatite abatterica e se il medico è onesto non ti prescrive farmaci, ma ti da consigli sullo stile di vita (spesso errati).

Nei rari casi che ricevi una diagnosi corretta hai già spesso sofferto per anni e hai già visto 10 professionisti senza alcuna diagnosi. I neurologi e i neurochirurghi non effettuano mai un esame genitale e urologi e proctologi tentano di curare la prostata, ma hanno una scarsa conoscenza dei nervi e dei muscoli della zona interessata.

Per questo motivo, una corretta diagnosi della nevralgia del pudendo a volte richiede una task force di urologi, ginecologi e neurologi, solo per farti dire che hai dolore al nervo pudendo. Grazie :-).

La chiave per fare una diagnosi completa è dunque analizzare la storia medica, valutare i sintomi e condurre vari esami interni ed esterni. Se c’è già il sospetto, il medico inserirà un dito nel retto e farà pressione sul nervo per controllarlo.

E’ inoltre possibile fare un test con un dispositivo MRI (risonanza magnetica) che utilizza potenti magneti e onde radio per scattare una foto degli organi interni del tuo corpo.

Infine il medico può anche darti un farmaco che blocca momentaneamente la sensibilità del nervo pudendo. Un’iniezione dal bacino per intorpidire il nervo e vedere se i sintomi scompaiono.

Come Curare la Nevralgia del Nervo Pudendo

Il primo passo per curare la nevralgia del pudendo è scoprire la causa principale, che è spesso più complicato di quanto sembri.

Dopo aver identificato i problemi fisici che potrebbero aver contribuito al danno del nervo, è necessario fare in modo di non causare ulteriori traumi con ripetute sollecitazioni.

La terapia fisica manuale è una delle poche cose che la medicina ufficiale raccomanda, ma alcuni medici prescrivono anche trattamenti a base di rilassanti muscolari e farmaci neuro-modulatori.

I pochi medici esperti in questo campo usano la terapia manuale che consiste in una sorta di massaggio interno. Con un dito ben lubrificato si entra nel retto per individuare le aree di tensione muscolare e testare la sensibilità del nervo.

Con tecniche manuali attorno al nervo si alleviano le tensioni in modo che non sia più compresso dai muscoli adiacenti. Un trattamento di questo tipo richiede tempo e pazienza, ma i muscoli iniziano a rilassarsi e il dolore inizia pian piano a svanire.

Se la terapia manuale non funziona, e il dolore è molto forte, un’iniezione di un anestetico muscolare con o senza uno steroide (una sorta di iniezione epidurale) può aiutare a ridurre l’infiammazione del nervo pudendo, per lo meno temporaneamente.

terapia manuale pudendo

Rimedi Naturali

Fuori dai circuiti sanitari ufficiali ci sono per fortuna medici che si occupano del nervo pudendo con rimedi più naturali e duraturi. In particolare l’osteopatia viene applicata con successo nella maggior parte dei casi, ma anche l’agopuntura, inclusa l’agopuntura vibrazionale.

Le tecniche manuali utilizzate dagli osteopati mirano a ridurre l’irritazione meccanica del nervo pudendo e includono il rilassamento dei punti critici, del miofasciale, la movimentazione dei muscoli e del tessuto connettivo e degli arti.

Inoltre viene proposto un programma di riabilitazione posturale, per migliorare la consapevolezza di come camminare, sedersi e stare in piedi, allo scopo di ridurre l’irritazione del pudendo.

Il trattamento prevede terapia manuale, educazione al dolore e consigli su stile di vita, postura ed esercizio fisico. L’osteopata ti aiuterà anche a capire perché il dolore è innescato da determinate attività e ti insegnerà tecniche da eseguire autonomamente.

L’agopuntura invece offre un approccio unico per raggiungere aree che non sarebbero accessibili attraverso la terapia fisica.

Con la giusta preparazione e applicazione, può essere molto efficace. Il dolore provocato dalla nevralgia del pudendo può spesso essere accompagnato da una componente psico-emotiva e l’agopuntura ha dimostrato di essere altamente efficace nel trattamento di questi problemi.

L’agopuntura ha un effetto sulla nevralgia del pudendo e dolore pelvico cronico diminuendo l’infiammazione, stimolando il nervo a interrompere i segnali inviati al cervello che ci fanno sentire dolore. L’agopuntura può inoltre migliorare la funzione degli organi addominali inferiori e della regione sacrale lombare che possono essere coinvolti.

L’Utima Spiaggia

Solo se tutto il resto fallisce, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico. Ne esistono diversi tipi, ma l’obiettivo generale è lo stesso: identificare l’area delle “cicatrici” attorno al nervo pudendo, rimuovere il nervo dalla cicatrice e riposizionarlo.

Pur sembrando una soluzione efficace consiglio questa opzione solo quando tutte le altre opzioni sono già state testate in modo approfondito. La chirurgia non agisce infatti sulle cause che hanno provocato la nevralgia del pudendo e questo può portare a conseguenze, difficili da rimediare.

Conclusione

Il trattamento ideale per la nevralgia del pudendo e il dolore pelvico cronico (spesso confuso per una prostatite abatterica) può essere difficile da trovare, ma incoraggio chiunque a non a rinunciare e a provare diverse vie.

Se diagnosticato correttamente, la maggior parte delle persone con nevralgia del pudendo riceve trattamenti che combinano una terapia fisica, con cambiamenti nello stile di vita ed eventualmente dei farmaci.

Tieni anche a mente che i risultati della risonanza magnetica non dovrebbero essere il fattore determinante nel decidere un eventuale intervento chirurgico e che puoi spesso ricevere un trattamento eccellente con cure meno invasive.

Ci sono terapie naturali come l’agopuntura e l’osteopatia che sono risultate efficaci in molti casi, così come la riabilitazione posturale e l’esercizio fisico mirato. Non demordere e tieni conto anche delle abitudini alimentari quotidiane, poiché l’infiammazione è alimentata anche e spesso da un regime dietetico poco salutare.

Fonti: