
Qualche tempo fa una conoscente, preoccupata per me, mi parlò di un programma TV che aveva visto e che riguardava un disturbo legato all’eccessiva attenzione per il cibo.
Il disturbo in questione si chiama “ortoressia”, e probabilmente ne avrai già sentito parlare.
Pubblico questo articolo perché spesso nei miei articoli ricevo commenti di persone che criticano alcune mie posizioni sull’argomento nutrizione e hanno un atteggiamento opposto all’argomento.
Del tipo: “Mio nonno ha bevuto e fumato tutta la vita ed è campato 100 anni”.
Voglio fare chiarezza e trasmettere che l’alimentazione è solo uno dei pilastri per una vita salutare e che ci possono essere disarmonie emozionali e psichiche che si riflettono anche in questo campo.
Che cos’è l’Ortoressia
Il termine deriva dal greco “orthos”, che significa “giusto o corretto” e “orexis”, ovvero “appetito” e indica un’ossessione per il mangiare sano.
Conosco bene l’argomento perché ci sono passato e ha fatto parte del mio percorso.
Cominciai così a interrogarmi sul modo in cui gli altri percepivano le mie scelte alimentari e più in generale su dove si trovasse il limite tra una “sana” attenzione al cibo e una preoccupazione “patologica”.
Steven Bratman, l’autore del libro sull’ortoressia Health Food Junkies (in inglese) scrive:
“Quando un ortoressico sgarra, l’unico rimedio è un atto di penitenza, che solitamente comporta un regime dietetico ancor più rigido o anche il digiuno per ripulire le tracce di cibi malsani.”
Scrive inoltre: “Mentre i bulimici e gli anoressici si focalizzano sulla quantità del cibo, l’ortoressico si fissa sulla sua qualità.
Tutti e tre – il bulimico, l’anoressico, e l’ortoressico – danno al cibo uno spazio eccessivamente grande nel disegno della vita”.
Il libro tratta dalla sua storia personale e di come è diventato ossessionato dall’idea di un’alimentazione sana fino allo sviluppo di una patologia.
Il libro parlava anche di alcune persone incontrate da Steven che erano fissate a tal punto con i cibi salutari da ammalarsi gravemente ed in alcuni casi addirittura morire.
Il Dr. Bratman ha confessato che il libro non è diventato molto popolare, perché la persona media non si preoccupa di questi estremismi nutrizionali e, i “drogati del cibo salutare” di cui parla, non comprerebbero mai un libro sull’argomento.
Il libro è quindi fuori stampa, ma il termine “ortoressia“ che Bratman ha introdotto nel suo studio è ora una parola che potresti sentire ogni tanto.
Bratman definisce l’ortoressia come un’ossessione per mangiare cibi sani ed evitare cibi malsani, fino a diventare fisicamente o mentalmente malsani.
Differenza tra Ortoressia e Anoressia
Per Steven Bratman, “ortoressia” è un disturbo mentale simile, ma diverso dall’anoressia.
“Ortoressia” è l’ossessione specifica del cibo e della “purezza” corporea, non del peso e dell’aspetto.
Le persone che lottano contro l’anoressia sono ossessionate dalla propria immagine corporea ed a causa di ciò limitano l’assunzione di cibo arrecando gravi danni all’organismo.
Coloro che soffrono di ortoressia, invece, si fissano sul cibo e sulla purezza del corpo.
La persona anoressica può saltare i pasti o risparmiare sulle quantità di cibo per evitare l’aumento di peso, mentre l’ortoressico risulta ossessionato dalla qualità o dai residui di pesticidi che potrebbero restare sul cibo, o più semplicemente da come sia stato pulito.
L’Ortoressia esiste davvero?
Ma esiste realmente l’ “ortoressia” come ossessione per un’alimentazione sana?
Il dottor Bratman, sembrava convinto che esistessero poche prove del fatto che mangiare cibo spazzatura come patatine o bistecche fosse un male per il corpo umano..
Mi è sembrato che, poiché era così ossessionato dalla qualità del cibo in passato, sia passato da un estremo all’altro, e che ora non abbia più nessuna attenzione per ciò che mangia.
Tuttavia, penso che alcune persone possano diventare un po’ troppo ossessionate dal cibo e dall’idea di “purezza” che finiscono per farsi del male.
Penso che mentre alcune persone impazziscono per questa ossessione dietetica, molte non si preoccupano affatto di ciò che mangiano.
E mentre è bello mangiare qualunque cosa tu voglia mangiare, il più delle volte ciò si traduce in problemi di salute.
Quindi ha senso preoccuparsi di ciò che si mangia e voler migliorare la propria salute con una dieta e l’uso giudizioso del digiuno, ma è importante mantenere le cose sempre nella giusta prospettiva.
Il problema principale di molti salutisti
Per me, il problema più significativo che vedo nei salutisti (vegani, crudisti e altri “fan della salute”) sono le loro priorità.
Molte persone sono ossessionate da piccoli dettagli, come assicurarsi che tutto ciò che mangiano sia assolutamente puro e biologico al 100%.
Sebbene finiscano per annullare la maggior parte, se non tutti i benefici, commettendo errori grossolani, come l’eccesso di grassi o il non esercizio fisico.
Alcune persone sono così ossessionate dalla loro dieta che ritengono che diventi il loro obiettivo principale: non possono smettere di pensare a quello che stanno per mangiare e provare ansia se si trovano in una situazione in cui le loro esigenze dietetiche non possono essere soddisfatte.
Purtroppo, finiscono per trascorrere la maggior parte del loro tempo in isolamento per paura di dover mangiare o di essere messi in una situazione in cui sono presenti cibi non sani.
Gli altri pensano sempre che la loro dieta non sia “abbastanza buona”, passando da una rigida dieta alimentare a quella che elimina TUTTI i grassi, le spezie e i condimenti e alla fine molte di queste persone fanno così tanto digiuno, pulizia e disintossicazione che finiscono per svuotare il loro corpo.
Come fai a capire se soffri di ortoressia?
Qui sotto trovi un semplice test.
Per ognuna delle domande, segna un punto se la risposta è affermativa.
Più punti accumuli, più l’ortoressia è qualcosa che ti riguarda:
- Passi almeno tre ore al giorno pensando al cibo (sano)? Se sì, segna un punto. Se ne passi di più, segna due punti.
- Hai già programmato quello che mangerai domani? Pensi in anticipo a ciò che mangerai il giorno dopo?
- Badi più ai benefici di ciò che mangi che al piacere che ne ricavi?
- Trovi che con l’aumentare della qualità della tua dieta, la qualità della tua vita nel complesso sia diminuita?
- Diventi sempre più rigido con te stesso?
- Sacrifichi esperienze che una volta apprezzavi, per mangiare i cibi che ritieni giusti?
- La tua autostima aumenta quando mangi cibi salutari? Guardi dall’alto in basso chi non lo fa?
- Ti senti in colpa o provi disprezzo per te stesso quando sgarri dalla tua dieta?
- La tua dieta ti isola dagli altri?
- Quando mangi “come dovresti”, provi piacere per il fatto di avere tutto sotto controllo?
Onestamente, c’è più di qualche punto a cui un tempo avrei risposto “SI”.
Ora, pur ritenendo importante mantenere una certa linea ed evitare di cadere nel “mangiare un po’ di tutto, con moderazione”, credo sia altrettanto importante evitare di fare della propria dieta un’ossessione.
In tal caso le nostre decisioni, tese a inseguire un ideale, si allontanano dal buon senso.
Ecco qualche esempio di comportamenti ortoressici:
- Mangiare di tutto, purché sia “crudo e biologico”.
- Rifiutare del cibo solo perché non è biologico. Una banana comune è pur sempre meglio di un gelato confezionato o di una merendina biologica. Cibi grassi e snack elaborati, pur se biologici, rimangono cibo-spazzatura.
- Pensare che poiché ti interessi a uno stile di vita sano, gli altri debbano fare altrettanto. Pensare di essere migliore o più avanti di chi non lo fa. Questo semplicemente ti allontana dai tuoi amici e dai tuoi familiari.
- Paragonarti ad altri (ad esempio qualche vip o atleta famoso), piuttosto che confrontarti con te stesso e considerare il tuo percorso.
- Non capire che qualche volta andare fuori strada è più che normale… fa parte del cammino.
- Diventare inflessibile e chiuso verso nuove idee. In questo modo non puoi imparare niente di nuovo.
- Trattare gli altri senza rispetto.
Conclusione sull’Ortoressia
Cosa voglio dire in sintesi…
Mangiare sano è salutare, purché tu riesca sempre a avere la prospettiva giusta di ciò che stai facendo.
Pensavo sempre al cibo, fino al punto in cui sarebbe stato il mio unico argomento di conversazione con gli altri.
Il Dr Bratman dice:
“Ho provato tutti i tipi di diete rigorose “disintossicanti”, sperando di sperimentare finalmente i benefici promessi dai guru di turno, ma niente ha funzionato!
In effetti, con il tempo, sono diventato sempre più malato. Ero così ossessionato dall’ideale del cibo crudo, ma allo stesso tempo pieno di desideri e profondamente insoddisfatto.
Ogni tanto addirittura sognavo di mangiare cibi spazzatura.
In un sogno, ricordo di aver mangiato una gigantesca torta al cioccolato e di essermi svegliato la mattina dopo sentendomi così in colpa, come se avessi appena ucciso qualcuno.
Ora, anche se penso ancora che sia importante avere un certo controllo sulla dieta e non cadere nella “trappola della moderazione”, non è necessario che la vita giri unicamente intorno alla nutrizione, controllando tutto il tuo essere.”
Vivere in modo sano è molto di più che mangiare sano.
E tu? hai mai avuto esperienze con l’ortoressia con la purezza del cibo e con la relazione mente-corpo?
Non dimenticare che il cibo è solo uno degli aspetti della vita!

Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di miglioramento personale da oltre 10 anni, applico e diffondo informazioni nel campo dell’alimentazione e della salute sessuale maschile. Scopri di più su di me.
…tanta, secondo me troppa attenzione per quello che si mangia e si beve. Qualcuno mai si pone il problema di cosa respiriamo? Mi sembra davvero un esercizio sterile quello di pensare di vivere in salute respirando aria inquinata. Detto in altre parole: una mera illusione.
Ciao Pietro,
oggi in qualche modo e in qualche misura possiamo immaginare che quasi tutto è inquinato da qualcosa, l’aria in primis certamente, ma in che misura l’aria inquinata ci può fare male?
Come qualsiasi altro inquinante che intossica il nostro corpo ci può arrecare danno nella misura in cui si accumula.
Il nostro corpo è fatto per disintossicarsi ogni giorno, se solo gli diamo la possibilità di farlo, in questa possibilità rientra il rispetto del ciclo circadiano e il cibo che ingeriamo.
Quindi possiamo ben dire che il cibo influisce sul nostro stato di salute ed è determinante il cibo che mangiamo ai fini di una buona e quotidiana disintossicazione.
Giovanni
Grazie Marco!
articolo utile e da rileggere per rifare ogni volta il punto della situazione personale.
Mi sono piegato in due per le risate quando ho letto:
“In un sogno, ricordo di aver mangiato una gigantesca torta al cioccolato e di essermi svegliato la mattina dopo sentendomi così in colpa, come se avessi appena ucciso qualcuno.”
Ridere è segno che ho vissuto e abbandonato l’avere fisse sul cibo sano fino al punto di rinunciare a vivere, è segno che quando ho voglia di cibi per l’esclusivo desiderio di rivivere piacevoli momenti ed emozioni non mi causa più sensi di colpa 🙂
Per semplicità e senso pratico in sostanza mi viene da dire che nell’uso del cibo come in una qualsiasi altra circostanza della nostra vita ciò che conta ed è essenziale è riuscire ad essere sempre se stessi con le proprie emozioni e le proprie scelte consapevoli.
Grazie per le ottime riflessioni suscitate dall’articolo.
Giovanni
Ho sempre pensato che ciò che mangiamo abbia moltissima importanza con il nostro equilibrio psico-fisico, me ne sono convinto all’età di 35-36 anni, anni in cui avevo sviluppato una forma d’asma chiaramente dovuta ai latticini. Dopo questa esperienza, ho rivisto completamente la mia alimentazione e unitamente alla pratica dello sport ho ritrovato la piena salute e l’asma è sparita.
Sono completamente d’accordo con te sul fatto che l’alimentazione sia una componente fondamentale e principale per una buona salute, unita però anche ad altri fattori indispensabili, come l’attività fisica e in generale lo stile di vita equilibrato e responsabile!
Anche se personalmente lo stile crudista non si addice alla mia salute, sono un ipoossidatore e soprattutto la frutta, per me è un veleno, devo nutrirmi al 75% di proteine, animali e vegetali, abbastanza grassi e molta verdura.
Ciò nonostante ho il tuo Corso base e trovo comunque sempre interessanti le informazioni e gli studi che pubblichi.
Grazie.
Con stima e buon lavoro.
Ferdinando
Ciao Ferdinando,
grazie per il tuo interessante commento.
E’ un ottima occasione per ribadire che una volta appresi i concetti della disintossicazione e del ciclo circadiano tutto ciò che riguarda l’alimentazione rimane relativo a cosa vogliamo ottenere e quanto spingiamo sullo stile di vita, dico che è vero che possiamo avere un metabolismo lento ma è anche vero che il nostro corpo di adatta al meglio al nostro stile di vita.
Lo dico con cognizione di causa perché ho sperimentato tanto su me stesso, se mi dedico molto all’attività fisica allora il mio metabolismo accelera molto, consumo e brucio di più, dimagrisco tanto e aumenta molto l’efficienza fisica.
Per fare un esempio ho notato che i conflitti emotivi hanno una ripercussione sul corpo fisico in base allo stato di salute in corso e in base al tipo di alimentazione che facciamo, come dire che l’alimentazione potrebbe sembrare non determinante per la nostra guarigione ma fa una grandissima differenza nel momento in cui versiamo in condizioni di salute non proprio ottime.
Auguro sempre a tutti di trovare il proprio equilibrio con buona pace della nostra soddisfazione e serenità!
Giovanni