Storia del Test delle Urine: un’Usanza Davvero Molto Antica
Storia del test delle urine: per un medico, l’urina può fornire molte informazioni. Un mezzo che hanno i medici per scoprire cosa sta succedendo all’interno del corpo è quello di esaminare tutto ciò che viene espulso al di fuori di esso. Quindi non essere sorpreso la prossima volta che un medico ti chiede un campione di urina per un sintomo apparentemente non relativo al sistema urinario.
In realtà, potresti essere anche un po’ contento e grato. Quando consegni quella piccola quantità della tua urina, stai partecipando ad una tradizione medica dovuta a più di 6.000 anni di lavoro.
Nell’antica Babilonia i medici sumeri sono stati i primi a trascrivere le loro valutazioni dei test di urina su tavolette di argilla, già nel 4000 A.C.
Più tardi, nell’antica Grecia, Ippocrate, spesso chiamato il padre della medicina occidentale, ha ampliato l’importanza del test dell’urina: “Nessun altro sistema di organi del corpo umano fornisce così tante informazioni come fa la sescrezione del sistema urinario”.
Alla fine del Medioevo, lo studio dell’urina esisteva e i medici medievali associavano quasi ogni malattia ai risultati che dava il sistema urinario, e alcuni avrebbero saputo diagnosticare i pazienti senza nemmeno visitarli ma soltanto esaminando un campione della loro urina.
Questo tipo di esame era banale, come si evince dagli scritti di Shakespeare. Enrico IV, quando Falstaff chiede “Che cosa dice il medico per la mia urina?”, non sta solo chiedendo per la salute del suo sistema urinario, perché l’urina era così oggetto della medicina in quel momento, che egli ha potuto effettivamente chiedere un resoconto dei risultati della sua salute e quindi un controllo su tutto il suo organismo facendo riferimento soltanto alle analisi delle sue urine.
Anche se molti test dell’urina fatti in quei tempi sono stati screditati, alcuni test sono ancora oggi eseguiti, perché indicano con precisione i problemi di salute, ha detto Eric Wallen, professore di urologia presso l’Università del North Carolina. L’urina maleodorante è accuratamente classificata come infetta, l’urina di colore rossa denota una notevole presenza di sangue, le urine scure denotano invece presenza di bilirubina o emoderivati.
Ma è oggi un medico raro colui che utilizza soltanto questa forma di analisi, ha detto Wallen, e sarebbe particolarmente molto più raro trovare un medico che “assaggi le urine per diagnosticare il diabete”.