
Cari signori, se vi svegliate di notte o passate la giornata a fare pipì, potrebbe essere arrivato il momento di porre maggiore attenzione a ciò che bevete ogni giorno a tavola.
Continua a leggere per scoprire quali sono le correlazioni tra alcol e prostata e mi scuso in anticipo se ho rovinato il tuo momento di relax con una birra appena aperta o un bicchiere di bianco fresco.
Come l’Alcol Danneggia la Prostata
Ecco un elenco di 4 motivi per cui è bene eliminare, o ridurre ad un uso occasionale e moderato, l’uso delle bevande alcoliche:
L’alcol ha effetti diuretici
L’alcol ha effetti diuretici e può aumentare ulteriormente la frequenza urinaria, facendoti sentire la necessità di andare in bagno ancora più spesso.
Questa tossina regola la produzione dell’ormone anti-diuretico, più formalmente noto come vasopressina. (Ricerca scientifica su PubMed)
La funzione della vasopressina è di “dire al corpo”, in particolare ai reni, di riassorbire l’acqua e, la carenza di questo ormone, causa l’invio di un segnale ben preciso al cervello: “è il momento di urinare!”.
L’alcol restringe il collo vescicale
L’alcol può potenzialmente causare il restringimento del collo della vescica urinaria, portando a ritenzione urinaria e a una sensazione di svuotamento incompleto. La vescica trattiene dunque il liquido, nonostante aumenti la necessità di fare pipì.
Quando l’alcol viene scomposto, forma prodotti come l’acetaldeide. Questo sottoprodotto tossico viene quindi convertito in acetato, che viene ulteriormente scomposto in acqua e anidride carbonica in modo da poter essere espulso.
L’acetaldeide è un noto cancerogeno e la presenza costante nel corpo è associata ad un aumentato rischio di sviluppare il cancro alla prostata. (Studio su PubMed)
L’alcol crea carenze di molti minerali importanti nel corpo
Ciò include minerali come il magnesio, lo zinco e molte vitamine del gruppo B, in particolare la tiamina o B1.
Questi svolgono funzioni chiave nel corpo e la ricerca ha dimostrato che lo zinco può inibire la 5-alfa-reduttasi, l’enzima responsabile della conversione del testosterone in diidrotestosterone.
Ciò significa che l’uso regolare di alcol abbassa indirettamente il testosterone, con tutte le problematiche che questo comporta a livello sessuale. (Qui lo studio)
Lo zinco sembra anche mostrare una certa capacità di inibire questi androgeni dal legame con i recettori della prostata, il che potrebbe spiegare la sua capacità di ridurre i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna.
L’alcol favorisce l’ingrossamento della prostata?
In realtà sembra che sia vero il contrario, ma non cantare vittoria :-).
La ricerca attuale indica che il consumo di alcol è negativamente correlato al rischio di ipertrofia prostatica benigna.
Un’analisi scientifica del 2009 ha esaminato 19 studi su un totale di 120.091 partecipanti maschi che consumavano più di 3,5 centilitri di alcol al giorno (l’equivalente di mezza bottiglia di vino). Il risultato è stato un rischio ridotto del 35% di sviluppare l’ipertrofia prostatica.
E’ importante tuttavia, prima di festeggiare, ricordare la miriade di rischi associati all’assunzione cronica di alcol.
Riguardo alla prostata ad esempio, mentre il rischio di ingrossamento prostatico è diminuito, lo studio dimostra un rischio maggiore di sviluppare un’infezione del tratto urinario col consumo di alcol.
Questo è uno dei motivi per cui l’alcol è assolutamente sconsigliato in caso di prostatite. (Qui un altro studio che lo conferma)
Qui uno studio che collega l’assunzione quotidiana di alcol al cancro alla prostata.
Inoltre qualsiasi bevanda alcolica che contiene più del 3% circa di alcol può irritare la vescica, che a sua volta può causare più disagio o dolore in caso di prostatite. Poiché il 3 percento è un contenuto alcolico molto basso, è bene eliminare totalmente le bevande alcoliche, inclusa la birra, se si ha la prostatite.
Questi valori sono calcolati empiricamente, non essendoci di fatto uno studio scientifico così accurato. Qui una testimonianza (in inglese)

Sostituti delle Bevande Alcoliche
So già che ti stai chiedendo se la birra analcolica può essere un valido sostituto.
Essendo stato in passato un consumatore di birra e vino ho abbastanza esperienza per affermare che bere birra analcolica non potrà mai essere soddisfacente allo stesso modo di una vera pinta di birra.
Oltre a questo ho già spiegato i problemi della birra per la prostata e non si tratta solo di alcol, ma anche dei lieviti presenti, soprattutto in quelle artigianali, non pastorizzate.
Questo per dire che è sicuramente più saggio eliminare completamente anche quella analcolica nell’uso quotidiano e godersi una buona birra o un bicchiere di vino, occasionalmente, senza farsi troppe seghe mentali.
Se invece cerchi una bevanda da assumere tutti i giorni, in un recente articolo ho già parlato delle 5 bevande migliori per la prostata.
Considera anche che seguendo una dieta a base vegetale e ricca in cibi freschi e crudi, come quella che raccomando nel Corso Base, avrai anche meno necessità di bere poiché gran parte dei liquidi, nella miglior forma possibile, li starai già assumendo tramite il cibo.
Quali altre bevande sono dannose per la prostata?
Le bevande alcoliche non sono le uniche da evitare se hai una prostatite o una prostata ingrossata.
Qualsiasi altro diuretico può stimolare i tessuti di una vescica già iperattiva.
Anche se aumentare l’assunzione di liquidi può aiutare a ridurre le infezioni del tratto urinario, è importante trovare un equilibrio per non aumentare troppo la frequenza urinaria quando si soffre già di prostata ingrossata.
Ecco dunque alcune bevande da eliminare per ridurre i problemi alla prostata:
- Caffè e tè nero (sono diuretici e irritano prostata e vescica oltre a contenere troppa caffeina)
- Bevande gassate e zuccherate o edulcorate (ad esempio la coca cola, anche light)
- Bevande energetiche (contengono troppa caffeina, soda e altre sostanze irritanti)
- Bevande fredde o gelate (il freddo nello stomaco non è amico della prostata)
- Succhi di frutta conservati e zuccherati (sono un cibo “morto” solitamente ad alto contenuto di zucchero)
Conclusione
Per chi ha problemi di prostata o per chi vuole mantenerla sana e in salute, l’alcol è certamente una sostanza da eliminare.
Se saltuariamente e moderatamente bevi un bicchiere di vino buono con gli amici, magari durante una cena e non a stomaco vuoto, non è un problema, a meno che la prostata non ti dia segnali immediati d’infiammazione.
La prostata è infatti molto sensibile ai cambiamenti alimentari e anche una piccola modifica alle tue abitudini quotidiane può essere immediatamente percepita.
Usa a tuo favore questo campanello di allarme.
Può essere davvero utile per capire se stai mangiando o bevendo qualcosa che non fa bene al tuo corpo, non solo alla prostata.

Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di miglioramento personale da oltre 10 anni, applico e diffondo informazioni nel campo dell’alimentazione e della salute sessuale maschile. Scopri di più su di me.
Cosa ne pensi dell’assunzione di proviron per aumentare la libido? Molti emeriti professionisti dicono che non causerebbero effetti collaterali. Puoi darmi dei chiarimenti? Ho 72 anni. Ti ringrazio.
Ciao Vincent,
qualsiasi prodotto naturale che aumenta il testosterone non va a risolvere la mancanza alla radice, risoluzione frutto di uno stile di vita consono alla nostra natura. Tra i migliori cito il polline di pino di cui puoi leggere qui:
https://prostatainforma.com/?s=testosterone
Oltre allo stile di vita e all’assunzione di carboidrati sani e genuini c’è un altro aspetto importante alla base del nostro testosterone, ed è l’attività fisica costante, quotidiana.
Se vuoi prendere visione su come iniziare a migliorare lo stile di vita consiglio la visione del corso gratuito che ricevi lasciando email sotto il video qui:
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Giovanni
Ciao Marco, faccio parecchio uso di Kombucha e kefir, i quali contengono piccolissime percentuali di alcool ma non conosco le percentuali di lieviti, che tu hai menzionato nelle birre artigianali, ma che si trovano anche nei probiotici. Cosa ne pensi dei nostri amici che ci difendono? Saluti da Moreno.
Ciao Moreno,
grazie per l’attesa.
In tutte le fermentazioni restano i lieviti ed è normale la loro presenza anche nel nostro microbiota.
La birra sia industriale che artigianale contiene lieviti “industriali” con ceppi batterici selezionati in laboratorio, vale a dire una coltura povera in varietà e quindi per niente benefica come quella delle fermentazioni fatte in casa.
Giovanni
Ciao Marco, mi hai convinto e faccio tesoro dei tuoi consigli, anche perché il mio psa è arrivato a 14, prima di sei mesi era 10 e passa, adesso provo poi ti dico, quando uno consiglia giusto fa una cosa molto buona e porta sempre dei vantaggi, bravo, grazie e buon lavoro.
Ciao Lorenzo,
ti consiglio di seguire il corso gratuito che hai ricevuto con la prima email, dopo che ti sei iscritto sotto il video qui:
prostatainforma.com
Giovanni