Tutti noi conosciamo qualcuno che dopo un pranzo copioso, o prima di cena, compie il rituale della “pastiglietta”.
Spesso è un signore – o una signora – che ha superato i cinquanta: magari è nostro padre o nostra madre o siamo noi stessi…
Ogni tanto accusiamo un accenno di nausea, dei mal di testa improvvisi quanto terribili, un senso di pulsazione nella testa o un generico, subdolo affaticamento.
L’ipertensione – l’alta pressione sanguigna – è un male con il quale la nostra società è abituata a convivere praticamente da sempre.
Eppure stiamo parlando a tutti gli effetti di un killer silenzioso. In molti ignorano il fatto che l’ipertensione è una delle principali cause di morte nelle società occidentali.
In Italia, il Progetto Cuore rileva che l’ipertensione colpisce in media il 33% degli uomini e il 31% delle donne, e che il 19% degli uomini e il 14% delle donne possono essere considerati a rischio.
[fonte: http://siia.it/per-il-pubblico/ipertensione/ipertensione-i-numeri-in-italia/]
Ad aggravare questo panorama poco rassicurante, c’è il fatto che l’ipertensione è sempre più diffusa tra le persone giovani perché, al di là di fattori ereditari (che tuttavia incidono per meno del 15%), la combinazione di stile di vita sedentario e regime alimentare sbagliato è sempre più radicata nella nostra cultura.
La buona notizia è che è possibile riportare alla normalità una condizione di pressione alta decidendo come mangiare.
Pressione alta: cosa vuol dire?
Prima di tutto diamo una definizione dell’ipertensione.
La pressione sanguigna si misura sul proprio braccio, a riposo. In seguito alla misurazione si ottiene un doppio valore: quello relativo alla frequenza del battito cardiaco (la pressione sistolica) e quello relativo alle pause tra i battiti (pressione diastolica).
Una sola misurazione non vuole dire molto: per avere un valore attendibile della nostra condizione di salute dobbiamo eseguire una serie di misurazioni almeno in tre occasioni separate.
Le tabelle mediche ci dicono che il rischio cardiovascolare aumenta progressivamente per valori di pressione non normali, superiori cioè ai 115/75 mmHg.
La pressione è influenzata per l’85% dal nostro stile di vita.
E il nostro stile di vita ruota anche attorno al regime alimentare che abbiamo scelto.
Come abbassare la pressione alta con la dieta
Da un punto di vista alimentare, i colpevoli dell’innalzamento della pressione sono ben conosciuti.
Il principale fautore dell’aumento della pressione sanguigna è l’onnipresenza del sale nei cibi industriali: tanto che i tre quarti del consumo giornaliero di questo composto, in Europa, viene proprio dal cibo raffinato.
Forse non sai che le carni bianche (pollame) vengono aumentate di volume saturandole di sale e acqua.
In seguito a questo trattamento, chiamato “pumping”, l’apparentemente innocua fettina di petto di pollo diventa una bomba per nostre arterie.
Al secondo posto troviamo il colesterolo: una sostanza da non demonizzare a priori, ma da conoscere e imparare a gestire.
Qui trovi proprio un articolo su come abbassare il colesterolo con rimedi naturali.
Risulta evidente come le carni animali rappresentino una minaccia seria, anche da questo punto di vista, per la nostra salute.
A conforto di questo concetto, possiamo prima di tutto guardare alle popolazioni rurali cinesi, a quelle africane e del Sud America, le quali seguono spesso una dieta a base vegetale (la carne è relegata alle poche occasioni speciali) e che mostrano valori invidiabili di pressione sanguigna anche in età molto avanzate.
Nel mondo occidentale, gli unici ad avvicinarsi a questi valori sono gli sportivi che seguono un regime di alimentazione a base vegetale.
I ricercatori stanno iniziando a incrociare i dati e a trarre conclusioni ancora più rassicuranti, come il fatto che seguire una dieta vegetariana porti ad una riduzione del 55% dell’incidenza dell’ipertensione: valore che sale ad un incredibile 75% nel caso di esclusione di ogni prodotto di origine animale.
Si ipotizza che il regime alimentare vegano offra, rispetto a quello vegetariano, una protezione maggiore contro l’obesità, l’ipertensione, il diabete di tipo 2, e la mortalità per problemi cardiovascolari.
Qui trovi uno studio (in inglese) effettuato sugli avventisti del settimo giorno, che seguono una dieta strettamente vegetariana: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24871675.
I meccanismi che portano questi benefici sono ancora per la maggior parte in fase di studio: si citano comunque tra questi una migliore vasodilatazione, l’assunzione maggiore di antiossidanti e anti-infiammatori naturali, una migliore sensibilità all’insulina, una minore viscosità del sangue e modificazioni della flora intestinale.
Anche le associazioni mediche statunitensi che si occupano della salute del cuore hanno iniziato a indicare il passaggio a una dieta senza carne come il primo passo, assieme all’attività fisica, per abbassare la pressione alta in modo naturale, propedeutico anche all’eventuale trattamento farmacologico.
E’ indicativo che il passaggio ad una dieta vegetariana o vegana venga finalmente promosso dalle associazioni mediche, organismi tradizionalmente “lenti” ad incorporare questo genere di cambiamento nelle proprie prescrizioni.
Curare la pressione alta senza farmaci
Solo quando iniziamo ad interrogarci con curiosità e attenzione sul nostro benessere possiamo scoprire il modo giusto di prenderci cura di noi.
Spesso il rimedio più facile – quella che ci viene proposta per prima – non è il migliore.
Chi scopre di avere la pressione alta spesso si vede prescritti farmaci che inevitabilmente sono una soluzione temporanea al problema.
E’ possibile mantenere la pressione sanguigna a livelli ottimali semplicemente intervenendo sul nostro stile di vita.
Il regime alimentare che seguiamo, l’attività fisica che pratichiamo, la riduzione dello stress e il raggiungimento di un benessere anche interiore: sono tutti fattori ai quali stare attenti per dare il meglio al nostro corpo.
Quando allora iniziamo a chiederci come abbassare la pressione alta con rimedi naturali, scopriamo che già la sola diminuzione o eliminazione della carne dalla dieta porta un enorme giovamento.
Gli stessi studi che abbiamo citato accennano anche alla possibilità che il consumo di frutta e verdura cruda possa portare, anche da questo punto di vista, benefici ancora maggiori.
Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di miglioramento personale da oltre 10 anni, applico e diffondo informazioni nel campo dell’alimentazione e della salute sessuale maschile. Scopri di più su di me.
Non e’ abbastanza bisogna eliminare gli insaccati, i latticini, mangiare i legumi in quantita’ misurata, un uovo a settimana. non bere alcool, non bere bevande gassate. Solo cosi’ si e’ certi di avere una pressione entro i limiti. inoltre anche il colesterolo scende.