dolore al pene

Il dolore al pene può essere una delle preoccupazioni e dei fastidi maggiori per un uomo poiché coinvolge tanti aspetti della nostra vita. Oltre al dolore fisico, chiaramente fastidioso, un pene dolorante può significare una scarsa o nulla attività sessuale che si ripercuote a livello psicologico con scarsa autostima, impossibilità di procreare, svilimento dell’identità maschile.

In questo articolo affrontiamo tutte le possibili cause del dolore al pene e alcuni eventuali trattamenti per risolverlo.

Dolore al Pene: Ricerchiamo le Cause

La comprensione delle cause e delle malattie legate al dolore al pene richiedono la conoscenza dei seguenti termini:

Prepuzio: pelle che ricopre il glande.

Balanite: infiammazione del glande. Il termine definisce balanopostiti, ossia infiammazione del prepuzio o postite, con relativo bruciore al pene e dolore al glande.

Smegma: sostanza biancastra che si presenta come sapone bagnato e che si trova nel solco coronale negli esseri umani dopo un periodo di diversi giorni senza cure igieniche (Il solco coronale è una piccola valle tra il glande e il corpo del pene.)

Fimosi: ristrettezza anomala della pelle al prepuzio, che ricopre il glande e che potenzialmente può contribuire a provocare dolore al pene.

Ipospadia: malformazioni dell’uretra, cioè il condotto che porta l’urina dalla vescica verso l’esterno. Solitamente si possono verificare problematiche all’uretra e alla vescica in seguito ad infiammazione della prostata e sono tutte conseguenze che contribuiscono poi ad irradiare dolore al pene.

Patologie e Infezioni alla Pelle del Pene

Microtraumi ed erosioni del pene possono essere il risultato di un’eccessiva attività sessuale, talvolta accompagnati da edemi, ossia gonfiore o eritemi localizzati.

La dermatite irritativa non deve essere confusa con le lesioni legate al sesso. Può presentarsi a seguito di una scarsa igiene e accentuata da un prepuzio troppo lungo, da fimosi, da un frenulo troppo corto, con l’ipospadia che si verifica abbondante nella secrezione di smegma. Questo porta alla proliferazione di microrganismi aerobici e anaerobici in loco, cioè che non richiedono ossigeno per proliferare.

La dermatite caustica è una condizione che si verifica in individui la cui salute è carente o in cui sono troppo frequenti i lavaggi e soprattutto c’è l’abuso di sapone alcalino. D’altra parte, il pene e il glande sono spesso scarsamente risciacquati. Questo si può verificare anche nel partner.

Alcuni trattamenti locali con creme possono portare alla comparsa di lesioni nel glande e nel pene. Possono essere antisettici o farmaci antifungini per la lotta contro l’infezione da un fungo. Creme e pomate contenenti essenzialmente antisettici, hanno l’effetto di aumentare la screpolatura locale sotto il prepuzio.

Problemi e Danni al Nervo Pudendo

Il coinvolgimento del ramo terminale del nervo pudendo può essere il risultato di una vera degenerazione del nervo stesso a causa di polineurite, polineuropatia o mononeuropatia. Questo tipo di lesione si verifica tra l’altro col diabete o con l’intossicazione da alcol. Esso è caratterizzato dalla frequente presenza di disturbi sessuali, ai genitali in particolare.

Ecco perché, quando il paziente si lamenta di alcuni tipi di sintomi, come dolori e parestesie al pene, è necessario riequilibrare la glicemia, ossia il dosaggio di zuccheri nel sangue, questo in presenza di diabete, in mancanza di enzimi epatici, o di intossicazione da alcol.

La compressione del nervo alla base del pene può provocare la comparsa di dolore al pene. Questo si verifica in particolare in alcuni ciclisti per i quali esiste un nervo che viene schiacciato dalla punta del sellino della bicicletta.

nervo pudendo bicicletta

In alcuni pazienti la frantumazione avviene più vicino alla punta del pene, nel punto in cui il nervo passa attraverso il canale Alcock, vale a dire nel bicipite femorale e fossa rettale. L’esame elettrofisiologico, ossia la registrazione di segnali elettrici dei nervi che arrivano al muscolo del perineo, nella zona tra ano e genitale, mostra un prolungamento di quello che gli specialisti chiamano elettromiografia e latenza motoria del nervo pudendo. Questo problema deriva dalla stimolazione del nervo vicino alla spina ischiatica, all’interno del retto.

La compressione del nervo pudendo può causare alcuni sintomi, come la disfunzione erettile. La disfunzione erettile è caratterizzata da un periodo di insufficiente erezione o soltanto di insufficiente rigidità del pene. La condizione del nervo pudendo può anche causare la comparsa di disturbi sensoriali nella zona superficiale del pene, in cui il paziente non sente più le piacevoli sensazioni del tocco sul pene.

Tumore al Pene

Il tumore al pene è piuttosto raro e non sempre si individua fin da subito. E’ il ceppo di virus del papilloma umano e più precisamente i tipi che si trasmettono attraverso il contatto sessuale. La maggior parte dei carcinomi a cellule squamose hanno come punto di partenza il glande.

È stato osservato come le cosiddette lesioni precancerose si verificano prima del cancro stesso, essendo caratterizzato dalla comparsa di vari sintomi, tra cui eritroplasia di Queyrat, malattia di Bowen e Papulosi Bowenoide. L’eritroplasia di Queyrat e la malattia di Bowen hanno una progressione del carcinoma squamoso invasivo, un tipo di cancro che colpisce circa il 10% degli uomini, in varie parti del corpo.

Nell’esaminare il paziente con questa malattia si trovano spesso ulcerazioni e una piccola infiltrazione, ossia penetrazione delle cellule maligne.

Patologie del Pene Meno Conosciute

malattia di peyronieLa malattia di Peyronie, conosciuta anche come la curvatura del pene, si verifica intorno ai 50 anni di età e oltre. Ci sono comunque casi di sviluppo in soggetti di 20 anni come a 80 anni.

In alcuni pazienti non mostra alcun dolore all’inizio della malattia. Per altri, il dolore si verifica quando il pene è in erezione. Infatti, si vede che il pene non ha più la stessa forma di prima.

Questa distorsione è talvolta moderata, evolve gradualmente, a volte per diversi anni e fino ad una deformazione più intensa. Talvolta, testimonia una disfunzione erettile ed è più precisamente un problema di erezione che si verifica alla base del pene. In tali casi, l’esame mostra nel paziente la presenza di disturbi sensoriali, come la parestesia, vale a dire che il paziente sente sensazioni diverse, come il freddo e a volte una sensazione pungente. Queste sensazioni sono dovute alla deformazione del pene.

La malattia di Peyronie è una condizione benigna che richiede tuttavia una consultazione medica per essere correttamente diagnosticata e non confusa con altri problemi. Durante l’analisi verrà chiesto se l’erezione permette la penetrazione del pene durante il rapporto sessuale e se c’è dolore alla palpazione del pene.

In alcuni pazienti vi è la presenza della malattia di Dupuytren, vale a dire, una flessione o curvatura di alcune dita, solitamente il quarto e quinto dito, verso il palmo della mano. In effetti, in un paziente su cinque, queste malattie sono associate, mentre normalmente, la malattia di Dupuytren, riguarda solo il 4 o 5% della popolazione. Per alcuni esperti ci sarebbe una connessione tra l’antigene HLA-B27 e il morbo di Peyronie, in circa il 90% dei casi, rispetto alla popolazione in generale circa il 40% dei casi.

Durante la consultazione, un’iniezione intracavernosa, ossia all’interno dei corpi cavernosi del pene, prevede un’erezione che è dimostrabile al fine di monitorare i cambiamenti.

I miglioramenti accadono in circa 5 anni o meno. Per alcuni pazienti, vale a dire circa 1 su 4, accade un miglioramento chiaro e spontaneo, senza alcun trattamento.

Qui trovi un dispositivo per accelerare la cura.

estensore malattia peyeronie

Per altri pazienti, è necessario eseguire un trattamento chirurgico, necessario solo per i pazienti che non possono avere rapporti sessuali a causa della deformazione eccessiva del pene, che impedisce di fatto la penetrazione. Per altri questo intervento si può rendere necessario perché vi sono disturbi di erezione sufficientemente intense, da richiedere la chirurgia ricostruttiva.

La Frattura dei Tessuti nel Pene e sue Conseguenze

La frattura del pene non deve essere confusa con la malattia di Peyronie. Un incidente può produrre la comparsa di un ematoma sul pene, che diventa blu e deformato.

La frattura del pene a volte si verifica durante il rapporto sessuale, mentre l’uomo ha un movimento troppo veloce o troppo brutale ed il pene si trova in posizione di eretto in modo piuttosto rigido. Questa brutale deformazione del pene, che è accompagnata da dolore intenso, può anche verificarsi durante una manipolazione forzata.

La frattura del pene è chiamata anche Texas trauma o sindrome del chiodo piegato. La rottura dei corpi cavernosi, ossia aree del pene che diventano gonfie grazie al sangue che provvede all’erezione, provoca la comparsa di una lesione. Questa lesione non è paragonabile alla rottura di un osso, poiché non vi è nessun osso nel pene.

La frattura provoca l’insorgenza del dolore al pene, ematoma e raggrumo di sangue, la deformazione del pene e la disfunzione erettile.

Altre caratteristiche della frattura del pene, a parte la presenza di un dolore acuto, sono una lesione e una detumescenza, cioè un ammorbidimento del pene, con conseguente ritenzione urinaria e disuria, ossia difficoltà a urinare.

L’esame del paziente può rivelare un ematoma con raccolta di sangue aggrumato e una deformazione con evidente deviazione del pene. A volte è accompagnato da un sanguinamento uretrale, in pratica avviene emissione di sangue nelle urine.

La condizione è relativamente rara, ma prima di un sanguinamento uretrale è necessario che si crei una rottura dell’uretra. Quando viene esaminato il paziente, si trova talvolta che l’ematoma è più grande della parte lesionata a cui è associato, con un intera parte che copre questa zona.

La Risonanza Magnetica fornisce una visione precisa della frattura. Questo esame fornisce anche informazioni aggiuntive sull’albuginea (che è un rivestimento di fasce muscolari lisce ed elastiche che avvolgono i testicoli) e soprattutto se l’organo è influenzato dalla lesione.

Il trattamento è prevede l’assunzione di antinfiammatori e analgesici, cioè antidolorifici, purché il trauma del pene non sia di natura più grave, necessitando chirurgia se c’è sospetto di rottura della tunica, che si traduce in una perdita di sostanza e una ferita palpabile nell’uretra.

Altre Patologie che Causano Dolore al Pene

Il Lichen planus del pene è molto diffuso. E’ caratterizzato da papule talvolta di colore viola, nel glande, nella guaina del pene, e nello scroto (anche se meno frequentemente). Talvolta si estendono al perineo. Il paziente può lamentare prurito. Il trattamento classico utilizza corticosteroidi topici: Betametasone difluprednato, Clobetasol propionato. Queste applicazioni vengono effettuate una volta al giorno.

La Psoriasi nel pene è a volte associata con l’artrite. È caratterizzata dalla comparsa di un non ben definito colore rosa o placche rosse coperte di scaglie, lembi cutanei minuscoli. Gomiti e ginocchia sono spesso coinvolti.

Balanopostite di Zoon è di natura infiammatoria e porta lesioni la cui evoluzione è benigna e può andare avanti per diversi anni. L’altra caratteristica di questa dermatosi è l’assenza di complicazioni e lesioni degenerative. Molto spesso la malattia porta alla compromissione funzionale dell’attività sessuale.

Il paziente non si lamenta del dolore che non è grave e talvolta è presente parafimosi. Le lesioni osservate in questa condizione dermatologica sono macule eritematose, piccole lesioni della pelle, circoscritte e con la caratteristica di essere brillanti e smaltate o un aspetto vellutato guardandole da vicino. La biopsia e la rimozione è talvolta necessaria.

L’infezione da papilloma virus umano del pene a volte porta al verificarsi di displasia, modifica del tessuto balano prepuziale. Nella maggior parte dei casi le lesioni sono indolori e si evolvono nell’arco di diversi mesi. Il partner può essere interessato e talvolta i peggioramenti possono rivelarsi con un cancro al pene. La biopsia a volte è utile.

Sifilide, la cui incubazione è lunga tre settimane, di solito è superficiale. L’esame del paziente a volte mette in evidenza l’anomalia delle ghiandole all’inguine, che sono ancora palpabili, quando non dolorose. L’esame microscopico diretto su sfondo nero permette di evidenziare il Treponema, agente eziologico della sifilide. Gli esami devono essere ripetuti ad intervalli di 15 giorni.

Anche l’herpes genitale può provocare dolore al pene. La comparsa di dolore e prurito è infatti relativamente frequente. C’è un area di pelle di colore rosso su cui compaiono le vescicole e le ulcere. Il linfonodo anomalo si trova solitamente soltanto su un lato, detto anche linfoadenopatia. La diagnosi viene fatta sulla base della ricorrenza delle ulcere e della coltura virale, nonché mettendo in evidenza il germe sulla lesione genitale.

Cancroide o ulcera molle, ha una incubazione più breve della sifilide, vale a dire da due a otto giorni. E’ possibile vedere la comparsa di ulcerazioni cutanee e del cancro. Questo è dovuto fondamentalmente ai nodi all’inguine, di natura infiammatoria.

Quando la Patologia Impedisce il Rapporto Sessuale

La dispareunia è un termine maschile che significa difficoltà in termini di dolore che rende impossibile il rapporto sessuale.

Le cause di dispareunia nei maschi possono essere:

Fimosi: la violazione del prepuzio troppo stretto, che porta alla comparsa di piccole ferite o strappi o rottura del frenulo. Se c’è restringimento dell’anello costituito dal prepuzio, a volte è necessario intervenire rapidamente senza attendere il verificarsi del restringimento del glande con l’insorgenza di un edema e di un colore viola bluastro.

In alcuni pazienti poter tirare fuori il glande dal prepuzio necessita che sia effettuato da una terza persona, medico o infermiere, perché il paziente da solo non può eseguire questa azione.

Parafimosi: difficoltà a sentire le sensazioni nel glande a causa ad esempio della chirurgia o della dermatite, come lichen sclerosus, piccole ulcere, ferite, cisti seborroica, fragilità della mucosa del glande, ecc.

A volte il dolore si verifica al meato, cioè la porta attraverso la quale fluisce l’urina dalla vescica. Questo è spesso dovuto alla stenosi, cioè restringimento, che sono il risultato di una dermatosi come la lichen sclerosi. In alcuni pazienti il restringimento dell’apertura uretrale è il risultato di un trauma al pene e in particolare al glande. Anche in questo caso si verifica dolore al pene.

L’herpes genitale a volte provoca la comparsa di dolore al meato uretrale. Un pene con dolore ovunque oppure localizzato al meato uretrale è a volte dovuto a causa di un ostacolo, dovuto ad una prostata ingrossata o patologie simili.

Prurito: vale a dire un prurito significativo del pene può essere il risultato di una allergia. Il prurito è a volte sostituito da una sensazione di bruciore.

L’esame al paziente, in alcuni casi riporta il rilevamento di piccole vescicole che trasudano. Queste sono disposte su un tratto di pelle eritematoso, situato dove l’allergene ha agito. E’ l’esame del paziente che guida la diagnosi.

Prodotti alimentari, abbigliamento, prodotti utilizzati come cosmetici: conservanti, lanolina, farmaci, antibiotici, antisettici, antinfiammatori e altri medicinali come antimicotici, antisettici locali e varie sostanze contenenti conservanti come formalina e parabeni, possono provocare la comparsa di un’allergia al pene. Non dimenticare che il tuo partner può utilizzare alcune sostanze come spermicidi o preservativi, che possono provocare allergie.

Alcuni problemi sessuali sono il risultato di una pressione sanguigna elevata, ossia ipertensione. Questi problemi possono essere causati da un eccesso di colesterolo nel sangue, diabete, fumo eccessivo, disturbi cardiovascolari, abuso di alcool, una carenza o un eccesso di vitamina B, una malattia infettiva o degenerativa, precedenti traumi del rachide, ecc.

L’eritroplasia di Queyrate o la Papulosi di Bowen, anche chiamate chiazze eritematose o pigmentate, si trovano sulla pelle e nelle mucose, ossia lo strato di cellule che rivestono l’interno di organi cavi in contatto con l’aria, che fanno parte  del sistema riproduttivo.  Anch’esse possono rendere difficoltoso il rapporto sessuale.

Conclusione

Il dolore al pene può essere causato da numerose patologie, disturbi e malattie, anche apparentemente non collegate all’apparato genitale maschile.

E’ importante non allarmarsi, ma se il problema è forte o persiste per più di 1-2 giorni, consultare il medico che farà fare le visite andrologiche appropriate. Se invece si tratta di leggero bruciore o dolore, non è sempre necesssario un intervento farmacologico. Nella maggior parte dei casi il disturbo passa da solo, senza interventi.

In casi gravi di traumi che causano dolore al pene, l’intervento chirurgico potrebbe essere necessario.

Fonti: