
Conosci qualcuno che è stato vegano o vegetariano per un certo periodo e che, essendo andato incontro a qualche problema di salute o carenza, è tornato sui suoi passi?
Queste storie, purtroppo, spesso riescono a spaventare molte persone che desiderano avvicinarsi o si sono appena affacciate all’alimentazione vegana o vegetariana.
E’ importante, però, guardare le cose da una prospettiva più ampia, cercando di capire che cosa succeda realmente in casi come questi.
In questo articolo esploriamo i motivi principali per cui una dieta vegetariana o vegana può fallire, indicando come si possono evitare questi errori e godere dei benefici che, se portata avanti correttamente, invece può dare.
Perché vegetariani e vegani falliscono
La mia dieta è cambiata nel corso degli anni, ma a prescindere dal fatto di essere vegano al 100% o semplicemente vegetariano, mi sono sempre sentito meglio mangiando principalmente cibi di origine vegetale.
Questo è ciò che faccio attualmente e ho cercato di abbandonare negli anni le etichette “vegetariano o vegano” anche se in alcuni casi possono semplificare le cose.
Desidero sottolineare che essere vegani, di per sé, non è una scelta salutare, quanto piuttosto una scelta etica.
La dieta vegana, infatti, può essere salutare o meno. Non è per definizione una dieta salutare, come invece molti vegani e vegetariani credono.
Ci sono tantissimi vegani che di fatto si nutrono di cibo scadente e poco salutare. Cibo vegano, ma comunque scadente.
Ecco qui di seguito i 3 più grandi errori fatti da vegani e vegetariani:
1) Troppi grassi, specialmente Omega 6
I vegani escludono dalla loro alimentazione gran parte dei grassi saturi (eccetto il cocco ad esempio), ma spesso li rimpiazzano con oli vegetali e altre fonti di grassi, con il risultato che la loro dieta risulta non solo piena di grassi e di oli raffinati, ma anche troppo ricca di Omega 6.
Molti cibi vegetali, ad esempio, contengono molti Omega 6 ma pochi Omega 3, necessari per mantenere l’equilibrio tra i due.
Dai un’occhiata al rapporto Omega 6/Omega 3 di alcuni comuni cibi vegetali (la prima cifra corrisponde agli Omega 6):
- Semi di chia 1:3,1
- Noci 4:1
- Noci Macadamia 6:1
- Avocado 15:1
- Noci Pecan 20:1
- Pistacchi 37:1
- Nocciole 88:1
- Anacardi 117:1
- Semi di zucca 117:1
- Semi di girasole 300:1
- Pinoli 300:1
Come puoi vedere, molti alimenti vegetali sono estremamente ricchi di Omega 6 e non contengono abbastanza Omega 3 affinché il rapporto sia equilibrato.
Non c’è niente di male nel consumare semi di girasole e avocado, se mangi altri cibi che compensino il rapporto.
Purtroppo, però, molti vegani prendono il grosso delle proprie calorie da questi cibi, che nel tempo possono sbilanciare completamente l’equilibrio Omega 6/3.
Molti ex-vegani accusano la dieta vegana di essere troppo povera di Omega 3.
La ricerca però dimostra come il vero problema sia in realtà un eccesso di Omega 6!
Con il risultato che il nostro corpo non riesce più a utilizzare efficientemente gli Omega 3 che assumiamo.
Ci dicono di mangiare grassi “sani”, come quelli sopra menzionati, il che va bene da un lato, ma in una dieta troppo ricca di grassi in generale e/o troppo ricca di Omega 6, questo può peggiorare ulteriormente le cose.
I grassi polinsaturi Omega 6 favoriscono l’infiammazione nel corpo.
Se ne assumiamo troppi, infatti, essi competono con l’assorbimento dei grassi Omega 3, che sono anti-infiammatori.
Il rapporto ideale tra Omega 6 e Omega 3 è tra 1:1 e 4:1.
Frutta e verdura, così come altri cibi vegetali poveri di grassi, si trovano esattamente in questo intervallo.
Se prendi la maggior parte delle tue calorie da questi cibi, aggiungendo solo un po’ di altri cibi vegetali più grassi e ricchi di Omega 6, non sconvolgerai l’equilibrio.
Tuttavia, se una parte significativa delle tue calorie proviene da cibi ad alto contenuto di grassi come noci, semi, avocado e oli, allora è probabile che tu possa andare incontro a dei problemi.
Qui c’è un articolo di approfondimento su omega 3 e prostata.
2) Troppi grassi e carenza di cibi freschi e integrali
I vegani escludono le proteine animali, ma spesso le rimpiazzano con cibi molto grassi, altrettanto o perfino più grassi di alcuni cibi di origine animale.
Ci sono senz’altro delle differenze tra un hamburger e un panino ripieno con formaggio vegano, ma non sono così grandi come ci piacerebbe pensare.
I vegetariani fanno lo stesso indulgendo in formaggi e uova, spesso senza rendersi conto delle conseguenze del mangiare troppi grassi e troppi pochi cibi vegetali freschi e non processati.
Troppi grassi nella dieta non solo favoriscono problemi cardiaci, ma influiscono negativamente su ogni aspetto della nostra salute.
E’ inoltre molto più facile ingrassare con i cibi grassi che con cibi ricchi di carboidrati ma poveri di grassi.
Un eccesso di grassi nella dieta ha i seguenti effetti:
- Influisce negativamente sulla sensibilità insulinica, favorisce il diabete e l’iperglicemia
- Influisce negativamente sui livelli di energia e sulle performance atletiche, a causa di un minor apporto di ossigeno
- Favorisce l’infiammazione e le carenze di Omega 3
- Influisce negativamente sulla digestione e l’assorbimento di nutrienti
- Favorisce i problemi cardiaci e il colesterolo alto, dato che anche i grassi vegetali, se assunti in eccesso, sono dannosi.
Per i vegani fonti comuni di grassi includono: fritture, patatine, formaggi vegani, sostituti della carne, oli vegetali (di semi, di oliva, di cocco, lino etc..) avocado e burro di noci – tutti cibi che spesso vengono usati in grandi quantità.
Per i vegetariani, le fonti di grassi più comuni includono: formaggi di ogni tipo, burro, ghee e tutti i cibi sopra menzionati.
Una dieta salutare vegetale dovrebbe basarsi su cibi freschi e integrali.
Patate e altri tuberi e radici, frutta, verdura, cereali integrali e legumi dovrebbero costituire la base della dieta.
Non c’è niente di male nel mangiare un hamburger di tofu di tanto in tanto, ma il grosso delle nostre calorie dovrebbe provenire da cibi freschi e integrali, non da cibo e bevande pronte e processate.
Dovremmo consumare anche verdure a foglia verde a sufficienza, in modo da assicurarci una buona scorta di minerali (ma non come base della dieta, dato che sono poveri di calorie), mentre i cibi grassi dovrebbero essere usati in quantità moderate, come condimenti e non come ingredienti principali di un pasto.
3) I vegani devono fare attenzione alla vitamina B12
Le carenza di vitamina B12 è un comune argomento di discussione sia tra i vegani che tra i carnivori, e ognuno sembra avere un punto di vista diverso a riguardo.
Tuttavia, molte persone vanno incontro a problemi derivanti da una carenza di B12, per svariati motivi.
A questa carenza possono essere attributi numerosi sintomi, tra cui affaticamento, pallore, perdita di peso, ecc.
La raccomandazione standard è quella di assumere quotidianamente un integratore contenente dai 25 ai 100 mcg di vitamina B12, oppure uno da 1000 mcg 3 volte la settimana.
Ecco quello che raccomando, in forma di metilcobalamina sublinguale, in modo che sia facilmente assimilabile.
Se hai una storia di carenza di B12 e/o sei vegano da anni, potresti aver bisogno addirittura di iniezioni, dato che livelli troppo bassi possono impedirne l’assorbimento attraverso la dieta o l’integrazione.
A volte può essere troppo tardi anche per assumere un integratore orale, per cui è consigliabile sempre fare un test per verificare a che livello ci si trova.
Vegani che non commettono errori
Alcuni vegani sostengono di non commettere questi errori, ciò nonostante non si sentono bene e pensano di dover reintrodurre qualche cibo di origine animale.
In molti casi, migliorare la propria dieta, mangiando cibi integrali e assumendo calorie a sufficienza senza eccedere con i grassi è sufficiente per fare la differenza.
A volte però possono entrare in gioco fattori più complessi e questi devono essere affrontati su base individuale.
Come essere sani e mangiare a base vegetale
Vegani e vegetariani possono mettere in atto alcuni semplici cambiamenti per migliorare immediatamente la propria dieta e la propria salute. Ecco quali:
1) Abbandona l’abitudine di mettere olio ovunque. So che l’olio di qualità è buono, ma non c’è bisogno di metterlo ovunque! Puoi condire l’insalata con piccole quantità di salsine fatte da te. (Prova ad esempio a frullare pomodoro e thaini insieme).
2) Se segui qualche ricetta, cerca di adattarla ai tuoi bisogni. Se una ricetta richiede una tazza di olio e un’altra mezza tazza di semi, prova a ridurne le quantità o a usare qualche ingrediente alternativo.
3) Evita di usare formaggi, uova, noci, semi e avocado come ingredienti base di un pasto o di una ricetta. Piuttosto, limitati a usarli come condimenti e complementi ad altri cibi.
4) Se sei vegetariano fai attenzione all’eccesso di formaggi e uova.
5) Se sei vegano, fai attenzione ai sostituti di carne e formaggio, spesso troppo ricchi di grassi e proteine.
6) Se sei crudista, fai in modo che la base della tua dieta consista in frutta e verdura, anziché indulgere in noci, semi e avocado.
7) Minimizza l’uso di tutti i prodotti processati, inclusi TUTTI i tipi di oli, zucchero, dolcificanti, farine e qualsiasi altro alimento abbia subito trasformazioni importanti.
Quindi, ricorda che… “vegano” o “vegetariano” non significa automaticamente “sano”!
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Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di miglioramento personale da oltre 10 anni, applico e diffondo informazioni nel campo dell’alimentazione e della salute sessuale maschile. Scopri di più su di me.
Ciao Marco, in un tuo precedente articolo dal titolo ” omega 3 e prostata” , qui anche richiamato, consigli l’assunzione di alimenti , come noci e semi di zucca, benefici per la prostata in quanto importanti fonti di omega 3. In questo articolo invece metti in guardia dal loro consumo perché presentano un rapporto sbilanciato fra omega 3 e omega 6, a favore di questi ultimi. Puoi cortesemente chiarire quella che a prima vista potrebbe apparire come un ‘incongruenza ?
Ringraziandoti ti saluto cordialmente
Ciao Andrea,
sono due informazioni diverse e non in contraddizione.
I semi oleosi fanno bene ma nella giusta proporzione come spiegato nel corso base, nel secondo articolo Marco pone attenzione sul non saziare la propria fame con i semi oleosi, errore che fanno molti per la comodità di avere sempre con se i semi come mandorle, noci, nocciole, ecc.
Tutto qua, non c’è nessuna incongruenza, anzi, è una precisazione doverosa, visto che abusare dei grassi e poi mangiare zuccheri non è proprio salutare.
A dirla tutta aggiungendo una riflessione utile, quando facciamo profonda esperienza di depurazione del nostro essere con la frutta fresca a un certo punto possiamo notare addirittura fastidio mangiando grassi, anche mangiando pochi semi oleosi sopra citati.
E’ un’incongruenza questa? No, sono cambiate le nostre condizioni, ogni informazione resta valida all’interno di determinate condizioni, che si possono spiegare fino a un certo punto, perché poi diventa necessaria la propria esperienza personale, diventa come voler spiegare i colori a un’essere umano nato cieco.
Giovanni
Ciao, sono diversi anni che ormai ti seguo, leggo sempre con attenzione le mail che mi mandi e le trovo sempre molto interessanti, molte volte ho eseguito i tuoi consigli e mi sono trovato molto bene, ho cambiato molto la mia alimentazione in base ai tuoi suggerimenti e devo dire che ne ho trovato beneficio. Adesso però vorrei farti una domanda, ma come si fa a raggiungere le calorie a sufficienza mangiando tanta verdura, frutta e legumi? Io ho eliminato derivati del latte , mangio pochissima carne ( rossa quasi mai) preferisco un po’ di carne bianca e pesce. Come cereali ( carboidrati) preferisco il riso, miglio e quinoa alla pasta tradizionale, ogni tanto provo a diminuire le dosi, ma purtroppo calo troppo di peso, ma tu seguendo la tua alimentazione riesci ad avere sempre la stesso peso?
Ciao Gio,
sono arrivato a nutrirmi esclusivamente di frutta e foglie verdi, tutto crudo, e semi oleosi per 3 anni, all’inizio finché non ripulisci per bene l’intestino non riesci a mangiare frutta a sufficienza, per diversi validi motivi, all’inizio cerchi di basarti sulle calorie, che grosso modo devono essere oltre mille calorie a pasto, considerando che la migliore soluzione per me è stato fare due pasti, diciamo pranzo e cena.
Dico diciamo perché non ho mai guardato l’orario ma solo l’effettivo bisogno, la fame.
Ci si arriva, a questo proposito è stato creato apposta il corso base, ma sia chiaro che specifichiamo che per ottenere ottimi risultati non è necessario nutrirsi di solo cibo crudo al 100%.
I legumi li considero solo se decido di nutrirmi con cibo cotto, finché mantengo come principale cibo la frutta i legumi restano fuori, ma sono scelte molto personali, dettate dai gusti, dai ricordi emozionali, più che da un reale bisogno di proteine.
Il perdere peso è legato al processo di disintossicazione che il nostro organismo mette in atto nel momento in cui gliene diamo la possibilità.
Vuol dire perdere liquidi e grassi in eccesso ed è un processo obbligato se vogliamo migliorare la nostra condizione.
Il peso lo si aumenta quando il corpo decide con la sua saggezza di riprendere peso perché ha terminato la sua depurazione, il modo migliore per poi aumentare peso resta mettere su massa muscolare.
Spero di averti risposto, nel caso hai bisogno siamo qua.
Giovanni