Il Dott. Buracchi, presenta una lunga esperienza ambulatoriale nel settore dell’alimentazione e dei comportamenti alimentari, maturata in tanti anni di professione come Nutrizionista e Psicologo, esperienza che ha voluto mettere a disposizione di tutte quelle persone che cercano una dieta efficace, sana, che dia finalmente i risultati sperati ed ad un costo ragionevole.
Nato nel 1951 a Firenze, dopo la laurea in Biologia, si è presto interessato alla nutrizione umana; nel corso degli anni ha frequentato numerosi corsi professionali riguardanti la nutrizione, fino a giungere a conoscere ed apprezzare i principi scientifici della Dieta Zona che ritiene, grazie alla sua esperienza sul campo, la più sana ed efficace essendo basata su solide basi scientifiche.
L’approccio, che ha da sempre avuto con i suoi clienti, tiene conto soprattutto del fattore umano, delle esigenze, della personalità, delle debolezze. In base a queste premesse ha deciso di mettere la sua esperienza alla portata di tutti.
Di seguito l’intervista rilasciata gentilmente dal Dottor Buracchi: questa è una breve intervista con domande più o meno personali. Alcune domande le faccio per pura curiosità, altre su argomenti più specifici relativi all’argomento prostata o al digiuno terapeutico.
1) Presentazione personale descrivendo chi è e che cosa fa.
Sono un Biologo Nutrizionista e uno Psicologo. Ho lavorato fino al 2014 in vari ambulatori toscani. Dopo di allora faccio diete Zona personalizzate tramite il sito www.dietazonaonline.com.
2) Qual è la cosa più bella del suo lavoro?
Scoprire il “lato oscuro” delle cose, ovvero, che in molti casi, salute compresa, non sempre quello che appare è anche vero. E aver avuto, per questo, la riconoscenza di varie persone, nonchè l’essere stato in grado di aiutare me stesso.
3) Come ha deciso di fare il medico? Quale percorso ha seguito?
Sono un Biologo che ha fatto a lungo il Nutrizionista. Ho insegnato anche come professore a contratto a Parma e Pisa. Molti anni fa decisi di iscrivermi anche a Psicologia perchè la sola nutrizione -carboidrati, proteine, grassi etc- non mi sembrava bastasse a capire le persone che venivano da me in ambulatorio.
4) Quali sono 3 consigli che darebbe a se stesso per quando aveva 14 anni?
Non cominciare a fumare a 11 anni. Anche se poi ho smesso, qualche danno rimane.
5) Se avesse soldi e risorse illimitate, come spenderebbe il suo tempo?
Soldi e risorse illimitate? Non saprei, non riesco a volare così alto. Penso più o meno le stesse cose che faccio oggi, magari un poco più comodamente. Forse partirei subito, invece di rimandare, per andare a visitare le Banyak e Tailana, una delle suddette. E poi starei volentieri un poco di tempo tra gli Orang-Utang.
6) Qual è il suo rapporto con la cosiddetta “medicina alternativa”?
Medicina alternativa è un termine troppo vasto e comprende troppe cose.
Ho insegnato per anni Shiatzu e Qi-gong , ma a parte questo mi hanno salvato fino ad ora la gamba sinistra da interventi chirurgici ed altro. La prostata me la sono curata con le erbe, l’alimentazione e l’attività fisica, nonchè lo shiatzu. Sono stato molto prossimo alla morte 2 volte. Non un parere mio, un dato di fatto.
A 5 anni sono stato salvato dalla pennicillina, non era molti anni che c’era, qualche anno prima sarei morto ed a trenta sono stato salvato dalla chirurgia dopo che mi ero rivolto ad un’omeopata.
Non penso esistano medicine alterative e non. Penso invece che esistono procedure che funzionano ed altre che non funzionano. E altre che funzionano al meglio ed altre che funzionano al peggio. Ho incontrato la stessa ottusità tanto tra quelli che credono di rappresentare la “vera scienza” e disprezzano le cosiddette (per capirci) Medicine Alternative, tanto tra quelli che credono di essere alternativi e sono altrettanto ottusi come gli altri.
Ultimamente ho scritto un libro che uscirà a giorni, per la Fondazione Franceschi di Firenze “Tra Oriente e Occidente. La Meditazione come terapia nelle dipendenze”
Se uno lo legge, forse capisce come la vedo, forse.
7) Da un punto di vista olistico, che cos’è la malattia e perché si manifesta sul corpo fisico?
Se sapesssi rispondere a questa domanda avrei immediatamente 2 o 3 Nobel e sarebbero pochi. Detto per inciso, io credo esista solo un corpo, fisico, appunto. Quello che abbiamo alla nascita e che, con le modificazioni fisiologiche e patologiche ci portiamo alla tomba.
8) Durante il suo percorso di studi in che modo si è occupato dell’alimentazione umana?
Ho fatto il Nutrizionista, poi lo psicologo, poi tante altre cose.
Per non ripetermi c’è un indirizzo online:
http://dietazonaonline.com/le-memorie-di-un-nutrizionista-1-da-lunedi-mi-metto-a-dieta
Ci si possono trovare alcune cose e poi leggendo anche i casi specifici collegati.
9) Che ruolo gioca l’alimentazione nella salute dell’essere umano? Nello specifico invece, che ruolo gioca nella salute della prostata?
Per la salute, stando a quanto si sa, l’alimentazione e lo stile di vita in generale (inutile mangiare bene se poi bevo grappa e fumo Toscani e non faccio un passo a piedi) conta per circa il 70%.
Per la prostata ci sono fattori specifici dell’organo legati all’età e ad altro (se mi prendo la sifilide o la gonorrea, inutile lamentarsi e pensare che il fatto di essere vegetariano mi salvi). Penso comunque, senza fare numeri, che alimentazione/stile di vita siano molto, molto pesanti anche nella salute della prostata.
10) Se dovesse scegliere le 3 cause più influenti di una prostatite quali sarebbero?
A parte infezioni delle vie urinarie che sono sempre possibili e che viaggiano indipendentemente, penso che molti cibi (l’alcool è un alimento così come il caffè), coloranti, conservanti, schifezze oggi dominanti, bibite gassate, fumo, sedentarietà/bicicletta (oggi tanto di moda) siano fondamentali.
Ho detto che viaggiano indipendentemente, le infezioni. In parte è vero ed in parte no. Se trovano un substrato indebolito e un’organismo con scarse difese immunitarie, viaggiano meglio.
11) L’ingrossamento prostatico è una condizione molto frequente con l’avanzamento dell’età…Che cosa è possibile fare per evitarlo e prevenirlo?
Quello che so e penso riguardo ai problemi della prostata l’ho scritto qui:
http://dietazonaonline.com/wp-content/uploads/2015/09/la-prostata.pdf
Io comunque non sono un urologo ma un nutrizionista.
12) Esistono casi in cui si rende necessaria la completa asportazione della prostata?
Probabilmente si. Non siamo tutti uguali. Certo i tumori sono devastanti. Se uno se la sente di provare altre strategie e non la chirurgia fa la sua scelta e tutte le scelte che coinvolgono se stessi meritano rispetto.
13) Secondo lei quale rapporto c’è tra la ghiandola prostatica e la vita emotiva di ogni essere umano?
Non lo so. Ricordo solo che quando mi iscrissi a Psicologia, il primo esame che feci fu quello di neuroscienze.
Cerco di citare a memoria quello che lessi, spero di non sbagliare:
“Tutto quello che è psicologico è immediatamente organico, tutto quello che è organico è immediatamente psicologico”.
Ricordo questa frase con profondo amore e rispetto. Ha illuminato tutta la mia vita successiva.
La risposta alla domanda sta tutta lì.
Io mi accontenterei che la gente mangiasse in maniera razionale e salubre. Purtroppo spesso non si riesce neppure in questo. Le storie della serie “da lunedì mi metto a dieta” sono VERE, per davvero.
A parte i nomi ed i luoghi le cose sono andate proprio come descritto. E sono solo alcune.