
In questo articolo ti espongo le informazioni più aggiornate su alimentazione, salute ed ecologia, dal convegno internazionale McDougall, uno dei migliori eventi mondiali che riguardano questi temi.
Pur essendo praticamente vegetariano da 15 anni ormai, prendo con molta attenzione questo tipo di informazioni.
Ultimamente la rivoluzione “green” spinta dai media a gran voce, che ha palesemente altri interessi e non è “verde”, mi ha fatto alzare le antenne riguardo al tema della nutrizione a base vegetale.
Questo convegno tuttavia conferma tutte le intuizioni e gli studi che ho fatto negli ultimi 15 anni.
Ecco 5 tra i più illustri ed esperti pionieri dell’alimentazione, discutere di temi fondamentali per la nostra salute e quella del pianeta:
Le nuove linee guida sulla nutrizione
John McDougall
Il dr. McDougall ha passato in rassegna le nuove linee guida statunitensi in materia di nutrizione sostenendo che, nel complesso, ci sono stati dei miglioramenti, ma che questi vengono oscurati dall’utilizzo di un linguaggio complicato.
Le linee guida sono guidate dall’industria. Tuttavia, si può dire che hanno fatto un passo avanti, se le si legge attentamente:
- Nonostante sia stato rimosso il limite per il colesterolo, si dice che è importante cercare di limitarlo. Ma guarda un po’!
- Il motivo per cui da molte ricerche sembra che l’assunzione di colesterolo non abbia effetti sui livelli di colesterolo nel sangue, è la struttura delle ricerche stesse. Se una persona segue una dieta contenente più di 400 mg di colesterolo, l’assorbimento di altro colesterolo viene bloccato. Ecco perché il consumo di uova non ha effetti sul colesterolo in una dieta già ricca di prodotti animali.
- Tuttavia, le uova causano l’aumento dei livelli di colesterolo nei vegetariani.
La supremazia delle proteine – In 200 anni, qualcosa è cambiato?
Colin Campbell
Colin Campbell è il co-autore del famoso China Study e anche un instancabile ricercatore. Sono rimasto colpito dalla sua vitalità, all’età di 89 anni. La sua conferenza è stata una delle più illuminanti del convegno.
Il dr. Campbell ha ripercorso la storia delle proteine, dalla loro scoperta, intorno al 1840 in poi. Ecco i punti chiave:
- Intorno al 1870 furono condotte delle ricerche che stabilirono il fabbisogno proteico a 52 g/giorno, tuttavia le raccomandazioni rimasero per 120 g/giorno.
- Già nel 1908 il consumo eccessivo di proteine fu associato al cancro. Chittinden scoprì nel 1905 che la resistenza e la forza fisica aumentavano con una dieta vegetale a basso contenuto proteico.
- Sono le proteine animali nella dieta a causare problemi cardiaci, non semplicemente i grassi saturi o il colesterolo.
- Nel “China Study”, si verificò una variazione di 200X nei tassi di differenti tipi di cancro tra paesi diversi, in relazione ai livelli di colesterolo nel sangue. In Cina, il range andava da 90 a 170.
- Dato che ritenevano abbastanza bassi i livelli di colesterolo in Cina, si chiesero perché si verificasse un aumento dei casi di cancro con i livelli più alti del range.
- Il motivo è che i livelli di colesterolo nel sangue dipendono dal consumo di proteine animali. La colpa non era del colesterolo in sé, ma delle proteine animali, che alzavano i livelli di colesterolo.
- Nelle ricerche condotte su animali, un aumento del consumo di proteine animali favorisce la crescita del cancro. Le proteine vegetali, invece, sono diverse, sono cibi integri che non danno questo tipo di problemi.
- Gli studi epidemiologici condotti oggi su diversi tipi di diete low fat contro diete high fat sono un miraggio. Non è mai stato condotto alcun studio in larga scala sul tipo di dieta che consigliamo, come la dieta Ornish. Una dieta a base di cibi vegetali integrali funziona per tutti i disturbi, non per uno solo.
- Tutte le ricerche fatte finora mettono a confronto diete con un livello di grassi tra il 30% e il 60%. Ma non c’è una grande differenza, nemmeno tra il 20% e il 60%. E’ come mettere a confronto fumatori che fumano due pacchetti di sigarette al giorno e fumatori che ne fumano tre. Non esistono studi condotti sul tipo di dieta che consigliamo, ovvero una dieta a base di cibi integrali, 100% vegetale e senza oli.
Trattare la causa per prevenire e invertire i problemi cardiaci
Caldwell Esselstyn
Un’altra superstar. Anche lui ha 90 anni. Ha fatto la sua abituale lezione su come diventare “a prova di attacco di cuore”, con alcuni nuovi risvolti. Ecco i punti salienti:
- Come ci si ammala di cuore? Comincia tutto con un’infiammazione delle cellule endoteliali che rivestono le pareti delle nostre arterie. Il colesterolo ci rimane attaccato e penetra sotto il rivestimento. Si ossida, e il corpo cerca di liberarsene. Gradualmente, si forma una placca e il suo contenuto trasuda fuori. Questo attiva un fattore della coagulazione… si crea un trombo da cui BOOM, un attacco di cuore.
- Puoi metterti in salvo dagli attacchi di cuore per tutta la vita in sole tre settimane. Devi far sì che la tua chimica cambi e assicurarti che nel tuo sangue non ci sia nulla di viscoso.
- L’ossido nitrico, scoperto nel 1980-1998 (per cui fu attribuito un premio Nobel), è la chiave. E’ un un forte vaso-dilattaore che previene l’inspessimento delle arterie.
- Un solo pasto da McDonalds può danneggiare le tue cellule endoteliali e impedire la dilatazione delle arterie per diverse ore.
- La caffeina contenuta nel caffè danneggia le cellule endoteliali, e lo stesso fanno gli oli d’oliva, di soia e di palma.
- Per migliorare la funzionalità dell’ossido nitrico, i pazienti cardiaci dovrebbero consumare verdure a foglia verde SEI VOLTE al giorno! Circa un pugno (una volta cotte), con aceto balsamico, cotte per 4-5 minuti.
- In medicina fino ad ora non c’è mai stato uno strumento così potente come quello che abbiamo ora con una dieta a base di cibi vegetali.
Gli esseri umani sono fatti per mangiare carne?
Milton Mills
Questa è stata una conferenza affascinante. Quando sentiamo dire che gli esseri umani sono dei “carnivori naturali” o anche degli “onnivori”, ci chiediamo se ci sia qualcosa di vero.
Il dr. Mills ha fatto un’analisi dettagliata delle differenze tra i veri carnivori e i mangiatori di piante, dimostrando che gli esseri umani non possono essere carnivori nemmeno part-time. Ecco alcuni punti chiave del suo intervento:
- I carnivori sono animali ottimizzati per la predazione. Per cacciare il proprio cibo, fanno uno sforzo relativamente piccolo. Cercano animali deboli o feriti, perché sono più facili da cacciare.
- Gli erbivori vanno in cerca del cibo più verde e lussureggiante. Gli esseri umani cercano di essere carnivori con una mentalità da erbivori (cercano carne bella e sana). Questo paradigma della bellezza distrugge le specie.
- La caccia non ha senso, dal punto di vista energetico, per gli esseri umani. Spendiamo molta più energia per cacciare la carne di quella che otteniamo sottoforma di calorie mangiandola. I veri carnivori necessitano di mangiare solamente ogni 7-10 giorni e in un solo pasto possono mangiare anche fino al 20-30% del proprio peso.
- Gli esseri umani sono designati per andare alla ricerca di cibo e percorrere lunghe distanze con un dispendio minimo di energia. Siamo gli unici animali fatti per camminare efficientemente.
- Non siamo fatti per correre velocemente. Possiamo correre abbastanza veloce per scappare da insetti e api, ma non abbastanza da superare altri animali.
- I cacciatori-raccoglitori che superano in velocità la loro preda spendono più energia cacciando la loro preda di quella che ottengono mangiandone la carne, e ottengono la maggior parte delle proprie calorie dai cibi vegetali. Non riusciamo nemmeno ad assumere in un solo pasto la quantità di energia spesa in una caccia, mentre ai carnivori ciò che mangiano basta per una settimana.
Scelta del cibo e sostenibilità
Richard Oppenlander
Normalmente le conferenze riguardano la salute umana, questa volta però il dr. McDougall ne ha ospitate due concernenti temi ambientali legati al cibo. L’intervento di Richard Oppenlander è stato davvero illuminante su questo argomento, così frainteso e abusato.
- Sulla terra siamo in 7,4 miliardi di persone e 70 miliardi di animali. E’ insostenibile. Il riscaldamento globale è solo una delle componenti dello sfruttamento globale.
- Non possiamo eliminare i combustibili fossili ora, ma possiamo cambiare il cibo che mangiamo. Tutti i sistemi di produzione di cibo animale sono insostenibili.
- Le emissioni che vengono dagli allevamenti animali sono vicine al 51% delle emissioni totali di gas serra.
- Il cambiamento climatico potrebbe essere irreversibile già entro il 2017.
- Dobbiamo cambiare le parole che usiamo. Termini come filiera corta, tracciabile, locale, biologico, allevamento libero, pesca sostenibile, ecc. sono tutti terribilmente fuorvianti.
- In California, il 60-70% dell’acqua viene usato per gli allevamenti. Ci viene detto che risparmiare l’acqua quando siamo nella doccia può farci recuperare 8-11 litri d’acqua, ma non mangiare carne fa risparmiare 7500 litri d’acqua al giorno.
- Se ami i pesci, non mangiarli. La causa più importante della morte dei coralli è la pesca eccessiva.
- Il problema comunque non è la pesca eccessiva, ma la pesca in sé. Peschiamo anche per rifornire gli allevamenti di pesce, per cui nemmeno il salmone d’allevamento è sostenibile.
- Nessuna organizzazione ambientale si espone sul mangiare carne, eppure continuano a usare la parola “sostenibilità” senza chiarire cosa significhi effettivamente.
Conclusione
In sintesi, le informazioni aggiornate e le prospettive innovative presentate hanno reso questo evento un catalizzatore per il cambiamento positivo.
È davvero affascinante vedere come esperti del calibro di John McDougall, Colin Campbell, Caldwell Esselstyn, Milton Mills e Richard Oppenlander condividano conoscenze così preziose sulla nutrizione, la salute e la sostenibilità.
La loro dedizione a promuovere uno stile di vita sano e consapevole è ispirante.
Spero che tu abbia trovato interessanti gli spunti condivisi e che possano portarti verso scelte più consapevoli per un benessere completo.
Queste informazioni non solo alimentano la nostra consapevolezza sulla nutrizione a base vegetale, ma ci spingono a considerare il nostro impatto sull’ambiente attraverso scelte alimentari più sostenibili.
In questi anni di cambiamento, un approccio globale alla salute che tenga conto del benessere personale e della sostenibilità ambientale è fondamentale!
Queste due aree infatti sono strettamente collegate: non possiamo vivere davvero in salute su un pianeta che soffre.
Ricorda, ogni piccolo passo conta nel percorso verso uno stile di vita più sano e sostenibile!

Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di miglioramento personale da oltre 10 anni, applico e diffondo informazioni nel campo dell’alimentazione e della salute sessuale maschile. Scopri di più su di me.
alla fine sono tutte cazzate ,, se l’uomo non mangiava carne sarebbe estinto da secoli .
Ciao Cris,
L’importante è che ognuno può costruire la propria realtà come meglio crede, lo ritengo a tutti gli effetti un dono divino, non sento più la necessità come una volta di dare prove a chi ha già messo un punto fermo nella sua vita.
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Ti auguro un grande in bocca al lupo!
Giovanni
Ottima analisi, l’industrializzazione in tutti i campi umani ha minato irreversibilmente la la vita sulla terra. Tutto il cibo della distribuzione è contaminato e malsano.
Grazie