I latticini sono un cibo che, generalmente, chi sceglie una dieta a base vegetale, sceglie di evitare.
Quando un vegano decide di fare uno strappo o di “sperimentare” con qualche prodotto di origine animale, il primo passo fuori dall’universo vegano è quello verso i latticini.
In genere la scelta cade non su latticini di massa pieni di ormoni, e nemmeno su prodotti light, ma su yogurt intero e latte crudo, nella convinzione che i prodotti a latte intero siano più salutari.
Sì, proprio latte crudo!
Molte organizzazioni, come la Western Prize Foundation, raccomandano i latticini crudi sostenendo che i problemi collegati al consumo dei latticini siano da imputare al processo di pastorizzazione del latte. Perciò consigliano l’uso di prodotti caseari a latte intero crudo.
Ecco un estratto da un loro articolo:
Latte: berlo o non berlo?
Considerando come il latte commerciale al giorno d’oggi venga prodotto e lavorato, non c’è da meravigliarsi che milioni di americani siano allergici ad esso.
Una reazione allergica ai latticini può causare sintomi come diarrea, vomito, mal di stomaco, crampi, aerofagia, gonfiore, nausea, mal di testa, congestione ai seni nasali e al petto, gola dolente e irritata.
Il consumo di latte è stato messo in relazione anche con altri disturbi, come asma, aterosclerosi, diabete, infezioni croniche (specie alle prime vie aeree e alle orecchie), obesità, osteoporosi, e cancro alla prostata, ovaie, seno e colon.
Una volta compreso come il latte al giorno d’oggi venga prodotto e lavorato, sembra logico decidere di evitarlo completamente.
Ma il vero latte intero, non processato, proveniente da mucche al pascolo, contiene nutrienti vitali come le vitamine liposolubili A e D, calcio, vitamina B6, B12 e CLA (acido linoleico coniugato, un acido grasso naturalmente contenuto nella carne e nel latte di animali nutriti a erba, che riduce il grasso corporeo e protegge dal cancro).
Il latte vero è una fonte di proteine complete ed è ricco di enzimi. Il latte crudo contiene batteri benefici che contrastano quelli patogeni e contribuiscono a una sana flora intestinale.
La fermentazione del latte aumenta grandemente il suo contenuto di probiotici ed enzimi, rendendolo un cibo terapeutico per il nostro sistema digerente e per la nostra salute generale.
Perciò la risposta alla domanda è continuare a consumare latte solo se puoi procurarti latte non lavorato proveniente da mucche al pascolo. Nel frattempo, ecco alcuni passi che possono aiutarti a fare la transizione verso latticini più naturali…
I seguaci della dieta “paleo” spesso includono qualche latticino a latte intero nella loro alimentazione, anche se questo esula chiaramente dalla dieta paleo così come è stata delineata in origine da Loren Cordain, l’autore del primo libro su questo argomento (The Paleo Diet).
Cordain non ha mai appoggiato il consumo dei latticini, bensì lo ha criticato. Tuttavia, nelle diete consigliate da diversi autori, come Mark Sisson, sono incluse limitate quantità di derivati del latte.
I Nostri Antenati e i Latticini
Molto probabilmente gli esseri umani non si sono cibati di derivati del latte fino a 10.000 anni fa, e anche allora si trattava comunque di una minoranza di persone.
Gli individui in grado di digerire il latte hanno avuto un vantaggio evolutivo potendo usufruire di calorie non accessibili ad altre persone.
Poter mangiare latticini era un bene in periodi in cui il cibo scarseggiava: le calorie extra che fornivano, anche se provenienti da grassi saturi e ricche di colesterolo, erano utili.
Oggi, non abbiamo questo problema. Inoltre, la maggior parte della popolazione mondiale non ha la capacità di digerire bene il latte e i suoi derivati.
Anche se sono crudi, biologici e a latte intero, i latticini non sono un cibo salutare, né per la prostata né per l’uomo in generale. Anzi, il fatto che siano crudi può peggiorare ulteriormente le cose.
Il grasso nei latticini
I formaggi sono la più grossa fonte di grassi saturi nella dieta odierna, superando in questo senso anche la carne.
Secondo molti autori e la rivista Time, i grassi saturi sarebbero salutari; il legame tra grassi saturi e problemi cardiaci è stato messo in discussione da molti cosiddetti esperti della salute.
Tuttavia, gran parte dei ricercatori associa ancora un consumo eccessivo di grassi saturi allo sviluppo di cardiopatie.
Quello che buona parte delle ricerche recenti mostra è che aggiungere altri grassi saturi a una dieta che ne contiene già in abbondanza, non influenza più di tanto i valori del colesterolo.
Ciò che manca è il confronto con una dieta veramente salutare.
In questo tipo di ricerche viene infatti messa a confronto la dieta americana standard con delle sue varianti solo leggermente migliorate, ancora troppo ricche di grassi saturi per poter fare la differenza.
Oltre un certo limite, il consumo di grassi saturi sembra non influenzare più tanto i livelli di colesterolo.
Per vedere una differenza è necessario fare cambiamenti più drastici, come tagliare i grassi saturi a un minimo assoluto adottando una dieta a base vegetale. Questa è una delle cose migliori che puoi fare per il tuo cuore (e per la tua prostata).
I grassi saturi di per sé non provocano direttamente le cardiopatie. Essi aumentano la produzione di colesterolo LDL nel corpo e questo LDL extra danneggia il rivestimento endoteliale delle arterie, provocando un’infiammazione cronica delle arterie che favorisce le cardiopatie.
Qual è la giusta quantità di grassi saturi da consumare? Molte organizzazioni raccomandano un 7% o meno sul totale delle calorie assunte, e se vogliamo essere più incisivi possiamo ridurre anche al 5% o meno.
Questo significa che in una dieta di 2000 calorie, la quantità massima di grassi saturi (inclusi quelli contenuti nei cibi vegetali) dovrebbe essere di 11-16 grammi.
Includere una qualsiasi quantità di latticini interi nella dieta vuol dire quasi automaticamente superare questo limite.
Perché? Perché i latticini sono la più grossa fonte di grassi saturi nella dieta e continuare a mangiarli è un grosso errore da parte dei vegetariani e degli ex-vegani.
Ecco alcune cifre per rendere l’idea:
- Yogurt greco: 6 grammi di grassi per tazza.
- Panna acida: 26 grammi di grassi saturi per tazza.
- Burro: 7 grammi di grassi saturi per cucchiaio.
- Formaggio feta: 22 grammi di grassi saturi per tazza.
I latticini e la prostata
Il latte vaccino e gli altri derivati lattiero-caseari rappresentano fonti di inquietudine per gli uomini.
È fondamentale notare che questa scoperta non è nuova. Nei prodotti caseari sono presenti diversi elementi che potrebbero contribuire all’aumento del rischio di cancro alla prostata.
Come dicevo poco fa uno dei primi aspetti da considerare è che la caseina aumenta la produzione di un ormone chiamato IGF-1 ed presente nella maggior parte dei prodotti caseari.
In aggiunta, i latticini contengono anche calcio e grassi saturi, i quali possono influenzare il peso corporeo. Va sottolineato che i grassi saturi hanno mostrato legami con il cancro alla prostata.
Diversi elementi connessi all’assunzione di prodotti lattiero-caseari possono contribuire all’aumento del rischio di cancro alla prostata.
Uno studio condotto nel 2022 ha rivelato che uomini che hanno consumano una buona percentuale di latticini (fino a 430 g./giorno) rispetto a chi ne consumava pochissimi (fino a 20,2) presentavano un rischio maggiore di cancro alla prostata.
Risultati analoghi, basati sugli stessi livelli di consumo grammi/giorno, sono stati osservati per i tumori prostatici in fase avanzata.
È comunque importante sottolineare che l’uso di prodotti caseari non implica automaticamente lo sviluppo del cancro alla prostata.
Questo è soltanto uno dei numerosi fattori da considerare.
Come i latticini, diversi altri alimenti hanno legami simili con il cancro alla prostata, tra cui le carni processate (qui un articolo).
I prodotti a base di carne rossa, inclusa la carne di manzo, presentano correlazioni con il cancro alla prostata.
Altri problemi collegati ai latticini
Ce ne sono molte altre, ma vediamo le malattie principali che sono strettamente connesse col consumo dei latticini:
Diabete e Latticini
I latticini sono collegati al diabete, anche se non contengono zuccheri. Il problema è il loro alto contenuto di grassi (vedi anche questo articolo).
Problemi digestivi
Molte persone hanno difficoltà a digerire i derivati del latte, anche se non sono intolleranti al lattosio.
I latticini infatti favoriscono l’infiammazione e possono danneggiare il rivestimento dell’intestino.
Acne
Non ci sono molte prove a riguardo, ma molte persone sanno per esperienza che il consumo di latticini causa un peggioramento dei problemi di pelle, come l’acne.
…E i latticini biologici?
Anche se i latticini biologici sono certamente migliori rispetto a quelli convenzionali, si tratta sempre di un cibo in cima alla catena alimentare, che contiene molte sostanze inquinanti assorbite dagli animali.
Inoltre, non ha molto senso consumare il latte di altre specie animali, eccetto che per ragioni di sopravvivenza.
Oggi abbiamo accesso a una grandissima varietà di cibi per nutrirci.
Non dobbiamo temere una carenza di calcio, nemmeno se siamo vegani, poiché ci sono ottime fonti vegetali di calcio, come le verdure a foglia verde, in cui il calcio risulta perfino più assimilabile di quello contenuto nel latte.
Abbiamo accesso a una grande varietà di cibi anche per quanto riguarda le proteine, e non abbiamo bisogno delle calorie grasse contenute nei latticini perché attraverso le nostre diete abbiamo già calorie in abbondanza.
I latticini fanno ingrassare, poiché è proprio questo il loro scopo in natura: il latte serve a nutrire l’animale dalla nascita in modo da farlo crescere molto velocemente.
Il ritmo di sviluppo di un essere umano è molto più lento rispetto a quello di un vitello. Ecco perché il latte umano è completamente diverso da quello di mucca.
Diamo un’occhiata ai rapporti tra i nutrienti nei due tipi di latte, la prima colonna è il latte umano, la secondo di mucca:
Come si può vedere nella tabella, il latte umano ha una percentuale molto più bassa di proteine e una molto più alta di carboidrati, rispetto al latte di mucca.
Il latte di mucca deve permettere al vitello di svilupparsi e divenire una mucca adulta in un periodo di tempo molto breve.
Ecco perché è ricco di calcio, sodio e proteine. Tuttavia, per l’essere umano la concentrazione di questi elementi risulta troppo alta.
Quindi, da questo punto di vista, non ha importanza se i latticini che mangi sono biologici, o crudi: rimangono sempre un alimento non adatto all’essere umano.
Questo significa che non devi più mangiare un pezzetto di formaggio in vita tua? Certo che no, ma se sei alla ricerca di una dieta sana, adesso sai che i latticini non possono essere presenti ogni giorno sulla tua tavola.
In uno dei prossimi articoli vorrei approfondire l’argomento perché c’è molto da dire a riguardo.
Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di miglioramento personale da oltre 10 anni, applico e diffondo informazioni nel campo dell’alimentazione e della salute sessuale maschile. Scopri di più su di me.
Ciao Marco vorrei raccontare una situazione spiacevole che sto vivendo e che ha a che fare col latte.
Circa sei mesi fa ho eseguito l’ecografia delle coronarie sul collo e mi è stato riscontrato la formazione di cristalli di calcio,che secondo il medico che ha eseguito l’esame non dipendono dall’alimentazione.
Ha questo punto il mio medico mi ha fatto fare gli esami del sangue e a 63 anni vanno bene.
Non ho colesterolo ne trigliceridi ne glicemia , sono un tipo magro che vado in mtb e mi muovo abbastanza.
Allora da dove provengono i cristalli di calcio che ho nelle arterie?
Misono messo a ricercare le possibili cause e ho scoperto che il carbonato di calcio o calcio carbonato si deposita nelle arterie.
Dove si trova il carbonato di calcio?
Si trova nel latte che viene fortificato negli integratori e nella maggior parte delle compresse anche farmacologiche.
Ora il sottoscritto essendo un po intollerante al latte di mucca e avendo la prostata ingrossata sono anni che prendo ogni giorno il latte di soia che viene fortificato col carbonato di calcio la vit D la B12 ecc. e questo vale anche per altri tipi di latte.
Me ne accorgo perché se ogni volta non sbatto la confezione alla fine si accumula una patina bianca nel fondo della tazza ; in più qualche integratore lo prendo magnesio per le ossa ferro e acido folico e in tue le compresse è presente il carbonato di calcio .
A questo punto ho smesso di prendere il latte di soia fortificato e sto prendendo il latte di avena non fortificato consigliato da una nutrizionista che mi ha detto che anche la soia non fa poi così bene come pensiamo.
Il calcio cercherò di prenderlo dagli alimenti e non più dagli integratori.
Spero di aver trovato una risposta giusta alla formazione dei cristalli di calcio e di essere stato costruttivo.
Tanti saluti.
Ciao Roberto,
Si ci sta tutta come hai spiegato tu.
A questo proposito ricordo che il corso base va ben oltre la guarigione della prostata, riporta in eccellente equilibrio il nostro intero organismo.
Giovanni
Ciao Marco,
è possibile sostituire il latte con quello di avena o di riso o di farro o simili?
Ciao Andrea,
si, inizialmente puoi sostituire con i latti vegetali, andando avanti valuti se questo è sufficiente per ottenere piena guarigione, argomento che spieghiamo bene nel corso base.
Giovanni
Anche lo yogurt quindi è sconsigliato?
Ciao Alessandro. In breve, sì.
Con “sai che i latticini non possono essere presenti ogni giorno sulla tua tavola” hai praticamente detto tutto.
Io ho cercato di fare così e, assieme ad altro, ho migliorato sensibilmente la prostatite.
Ciao Alessandro,
grazie per la tua conferma, forse hai già messo in pratica il corso gratuito, se vuoi andare fino in fondo e migliorare radicalmente la tua salute puoi procedere a seguire e applicare il corso base che trovi qui:
https://www.prostatainforma.com/prostatite-cura/
Giovanni
Non mangio latticini.
Una domanda: il peperoncino 🌶 piccante che fa bene per molte cose, come si comporta con una prostata ingrossata?
Grazie
Ciao Giovanni, il peperoncino è un irritante e in caso di infiammazioni va evitato. Se si presenta sintomo di urinare di frequente è probabile che l’uretra sia infiammata e il peperoncino non aiuta.