Vengono spesso decantati i benefici del vino rosso per la nostra salute, ma ecco cosa dicono le ultime ricerche sul consumo moderato di alcool.
Sappiamo tutti che in eccesso, l’alcool fa male alla salute, ma esiste anche un mito secondo cui un suo “moderato” consumo farebbe bene e addirittura allungherebbe la vita.
Due recenti ricerche distruggono questo mito.
Errori nelle Ricerche Precendenti
Un’aggiornata meta-analisi (che puoi trovare qui) ha rilevato problemi nei precedenti studi sull’alcool, che sostenevano che un suo consumo moderato fosse benefico.
La ragione per cui i precedenti studi rilevavano benefici associati a un consumo moderato (in confronto all’astinenza) è che molti tra coloro che si astenevano lo facevano per via di problemi di salute.
Sembrava perciò che gli astemi fossero meno sani dei bevitori moderati, ma questo era dovuto a un errore di selezione.
In conclusione, bere moderatamente non dà benefici in termini di riduzione del rischio cardiovascolare.
L’Alcol e la Prostata
Abbiamo già parlato del collegamento tra alcol e prostata in questo articolo.
Ci sono infatti studi scientifici che associano il consumo di vino rosso ad una riduzione del rischio di iperftrofia prostatica, ma un maggior rischio di infezioni del tratto urinario e quindi uno sviluppo dei sintomi urinari spiacevoli.
Il consiglio di base per chi soffre di problemi alla prostata e soprattutto per chi ha urinazione frequente e si sveglia la notte per andare in bagno, è di evitare l’alcol.
Se, come nella maggior parte dei casi, il bicchiere di vino è utilizzato per rilassarsi (anche durante i pasti), sarebbe bene affrontare le cause delle nostre tensioni mentali e fisiche con tecniche o soluzioni che non ti danneggino.
Se stai affrontando questi problemi possiamo discuterne insieme in un percorso di consulenza personalizzata online.
L’Alcool Danneggia il Cervello
Un recente studio, pubblicato dal British Medical Journal, mostra che anche un consumo moderato di alcool faccia male al cervello.
Sappiamo da molto tempo che l’eccesso di alcool danneggia il cervello.
Tuttavia, la novità di questa ricerca è che anche bere moderatamente influenza in modo negativo le capacità cognitive.
E cosa si intende per consumo “moderato”, in questa ricerca? Circa 5 bicchieri di vino a settimana o l’equivalente. Perciò non stiamo parlando di fiumi di alcool.
Cosa è successo ai bevitori moderati che hanno preso parte allo studio?
Nel loro cervello è stata rilevata una riduzione nel volume dell’ippocampo, un’area associata alla memoria e all’apprendimento.
Naturalmente, più si beve, peggio è.
La scoperta sorprendente è che nei bevitori moderati è stata riscontrata una probabilità tre volte maggiore, rispetto a chi non beve affatto, di danneggiare queste strutture cerebrali.
La conclusione è che qualsiasi quantità di alcool fa male ed è tossica.
Certamente la dose conta, ma è importante sapere che anche ciò che viene considerato “benigno” nella nostra cultura può costare molto al nostro corpo nel tempo.
Alla tua salute!
Sperimentatore e ricercatore del benessere e della salute. Appassionato di miglioramento personale da oltre 10 anni, applico e diffondo informazioni nel campo dell’alimentazione e della salute sessuale maschile. Scopri di più su di me.
Ciao Giovanni, sorrido, perché penso come sarebbe bello intavolare e confrontare questo quesito con te quando tu avrai gli attuali miei anni, e non avrai più interessi di carriera e società, quindi con la coscienza più tranquilla….. Mah …non si può mai dire mai….ne raccontano tante ormai al giorno d’oggi che anche questa potrebbe essere creduta !!!! Buon lavoro e buona vita.
Ciao Alma,
più che un confronto di parole è utile un confronto con se stessi, con una nuova esperienza, e sono certo che chiunque ne può trarre beneficio da scelte sagge e genuine.
Si, fare scelte genuine può voler dire anche eliminare il vino che riteniamo sia fatto in modo genuino, la domanda che mi sono sempre posto per fare delle mie scelte alimentari è stata questa, in modo del tutto spontanea e riflessiva:
questo cibo o questa bevanda esiste in natura?
Da qui ho capito tante cose provando e non parlandone, poi ci sta che un ricordo emozionale faccia venire voglia di alcol, se questo rende gioiosi.
Per il resto è giusto che ognuno faccia le scelte che ritiene più consone al suo piacere!
Giovanni
Se è vero che un consumo morigerato d’alcol fa male, vorrei uno studio parallelo sul “quanto male fa pensare a tutto ciò che potenzialmente ci può far male”. Non mi sorprenderei affatto se si scoprisse che la sommatoria di tutte queste fobie frenanti facesse male anche alla PROSTATA.
Ciao Pietro,
ciò che fa più male è certamente fare ciò che non vogliamo fare, è autoimporsi scelte in modo rigido e non dettate dal buon senso o dal desiderio.
Una nostra rigidità può provocare certamente stress che si aggiunge a eventuali altri scompensi.
Grazie
Giovanni
Ciao Pietro,
certo ci sono studi del genere.
Qui avevo scritto un articolo tempo fa su un argomento affine:
https://www.prostatainforma.com/blog/guru-della-salute/
condivido quello che dice il signor Giancarlo,anche perche ci sono persone che bevono da una vita e per l’appunto vivono e diventano vecchi. E perlopiù non sono diventati senza cervello., capisco che fa male bere però….
Ciao Edoardo,
…e però esistono ampie prove di longevità di popoli che va ben oltre i famosi 100 anni, ma non solo, bisogna considerare le condizioni ottimali nelle quali hanno vissuto e vivono alcuni sardi, che non sono propriamente condizioni relative al nostro stile di vita occidentale moderno.
Uno stile di vita racchiude tante voci, tanti aspetti, di cui oggi spesso ne ignoriamo anche l’esistenza, così come i sardi vivono di tante scelte ottime senza nemmeno saperlo, senza esserne consapevoli, semplicemente vivono.
Abbraccio
Giovanni
Ogni giorno una ricerca smentisce la precedente.. quindi il biondo senso la fa da padrona.
Bello sarebbe interrogarsi sui centenari sardi..e sul loro immancabile cannonau…mah
Il fatto che esistono dei centenari che da una vita bevono ogni giorno almeno mezzo litro di vino non vuol dire che l’alcool è innocuo e che faccia bene.L’alcool brucia i neuroni ,e una volta persi non possono essere più recuperati.Semmai possono essere create nuove reti neuronali con l’esercizio.
Vada a domandare a questi centeneri sardi qual è la loro dieta .Sappiamo tutti quanto influisce il ruolo della genetica.Sicuramente nella loro vita c’è pochissimo stress,si alzano la mattina presto,lavorano la terra fino a tarda età,vanno a letto sempre alla stessa ora e sicuramente non frequentano i supermercati per fare scorte di cibo, etc.Il loro unico alcool è il vino che loro stessi producono.
Forse lei è un produttore di vino o semplicemente uno a cui piace bere.Se il nostro cervello incomincia a perdere neuroni a causa dell’alcool probabilmente non saremo noi i primi ad accorgercene ma gli altri.
Una volta chiesi ad un venditore di vino se gradiva della frutta. A quel tempo ero coproprietario di un ristorante e ci trovavamo tutti assieme attorno ad un tavolo.Lui mi rispose ,col bicchiere pieno di vino in mano : c’è l’ho già !
Ciao Mario,
concordo, il contesto generale fa la differenza, grazie.
Ma di fondo resta il fatto che le nostre migliori condizioni le troviamo bevendo acqua e non certo vino.
Giovanni
Ciao Giancarlo,
grazie per il tuo commento.
Non possiamo valutare i benefici o meno di un cibo o una bevanda esclusivamente da quanto a lungo vive una popolazione, ma piuttosto sarebbe utile verificare su se stessi quanto possano essere apprezzabili i benefici in termini di benessere quotidiano.
Oltretutto alcuni studi scientifici hanno la capacità di mettere in risalto un elemento benefico di un cibo o di una bevanda ma non di porre attenzione sugli effetti dovuti ad esempio all’uso quotidiano di una bevanda nel suo insieme.
Abbraccio
Giovanni
Ottimo pezzo. Sintetico, esauriente, di facile lettura e comprensione. Ogni tuo articolo è sempre molto interessante, ben scritto e ben calibrato. È sempre ok, insomma!
Grazie. carissimo Marco.
E’ ovvio che il vino di oggi, anche in moderata quantità fa male, perché non è più genuino! Ormai lo sappiamo tutti che è difficile trovare cose GENUINE…..Basta guardarsi attorno e purtroppo si vedono cose molto storte ( anche se molti fingono di non vedere, sapere e capire la realtà…solo il GUADAGNO).Ho 82 anni, sana sia di mente che di corpo, lavoro il mio bell’orto e la campagna, mangio di tutto, digerisco e bevo il mio bicchiere di vino ai pasti. Fin da ragazzina -9- 10 anni, facevo merenda con : un uovo sbattuto con un po’ di zucchero e diluivo il tutto con un bicchiere di vino CRINTO, e vi inzuppavo una pagnottella di pane !!!! Non ditemi che il vino – soprattutto ai bambini- fa male al cervello… forse a chi non ne fa uso……Buoni studi e vi raccomando, se vi piace, bevetevi un sano bicchiere di vino!!!
Ciao Alma,
ti rispondo riportando la mia personale esperienza, esperienza che mi ha portato ad approfondire su me stesso i benefici di uno stile di vita molto vicino alla nostra natura, vuol dire riuscire a dare al nostro essere tutto ciò che sarebbe normale e ovvio dargli vivendo a stretto e costante contatto con madre natura.
Ebbene, mi piaceva bere alcol fino a quando non mi sono ammalato, in particolare il vino rosso, in un periodo in cui avevo uno stile di vita poco sano, ricco di tanti cibi e bevande eccitanti.
Quando sono stato costretto a rivedere la mia salute ho abbracciato fortemente il concetto di disintossicazione e pulizia profonda del nostro organismo, durante il quale ho potuto constatare che se un cibo non è prettamente adatto a migliorare la nostra salute diventa molto facile risentirne degli effetti spiacevoli che provoca su di noi. Molto facile perché un corpo ben disintossicato è molto sensibile a qualsiasi cosa porta squilibrio nel nostro essere. Quindi il punto rimane cosa ci fa stare meglio e non cosa ci fa vivere più a lungo, anche se in linea di massima allungare la nostra vita può essere molto legato a quanto bene trattiamo il nostro organismo e in particolare il nostro apparato digerente.
Di certo non possiamo sapere in quali condizioni possiamo vivere al meglio se fin dalla nascita abbiamo subito e mantenuto un certo tipo di influenze familiari, relativamente al cibo, ai pensieri, a quanta dedizione abbiamo per noi stessi in termini di respirazione e attività fisica.
Possono apparire concetti banali se presi singolarmente ma che fanno tanta differenza se applicati insieme.
Così come possono apparire concetti banali se pensiamo a quanto crediamo di vivere al meglio pur vivendo in una delle peggiori condizioni possibili.
Nella migliore delle ipotesi siamo cresciuti con la convinzione che mangiare di tutto e bere un poco di tutto sia favorevole alla nostra salute.
Ma le cose non stanno proprio così. E ammetto che io stesso ho approfondito tali conoscenze e applicato nuovi modi di vivere e di nutrirmi soltanto quando mi sono ritrovato senza la mia buona salute, ti assicuro che un tracollo fisico e emotivo possono facilmente indurre ad abbracciare uno stile di vita sempre più semplice e sempre più essenziale e scoprirne così gli eccezionali benefici.
Se ti stai chiedendo se tutto questo possa essere utile a 82 anni la risposta è: si, è possibile che sia utile anche a 82 anni, che sia poco, in parte o tanto utile, utile alla nostra voglia di verificare cosa accade, cosa cambia. Come detto prima i benefici non è detto che siano immediati e non è detto che arrivino modificando soltanto il nutrimento fisico.
Grazie per il tuo commento.
Giovanni