In questo articolo ti spiego una semplice pratica di digiuno che, come abbiamo visto nello scorso articolo, può essere molto salutare per la prostata.

E’ una forma ancora più semplice del digiuno che spiego nel corso base. Una forma fattibile da chiunque, anche a chi non ha esperienza.

Sto parlando del digiuno di un giorno.

Quando digiuno, non bevo succhi di alcun tipo. Trovo più facile digiunare in questo modo, e credo che il digiuno a succhi mantenga la fame senza portare molti benefici.

Personalmente non faccio più digiuni “programmati”.

Nonostante in passato abbia digiunato 36 ore ogni settimana per diversi mesi di fila, ho smesso quando ne ho avuto abbastanza.

Nel digiuno, ascolta sempre il tuo corpo (il segreto è sapere come ascoltarlo!)

Non faccio nemmeno cose come limitare le calorie a 500 al giorno, come nella dieta 5:2. E’ più facile bere solamente acqua.

In questo modo non hai niente da organizzare, niente a cui pensare, e puoi terminare il digiuno quando vuoi.

I benefici di un digiuno di un giorno

Un digiuno breve non è un vero e proprio digiuno, dato che il corpo non entra mai pienamente nel metabolismo chetogenico, in cui brucia i grassi per ottenere energia.

Si tratta più di un “riposo digestivo”. Tuttavia, esso offre una serie di benefici:

  • Riduzione dei lipidi nel sangue (riduzione dei trigliceridi e del colesterolo LDL)
  • Riduzione del grasso corporeo
  • Riduzione della pressione sanguigna
  • Riduzione dell’infiammazione cronica (CRP, IL-6, TNF, BDNF, e altro)
  • Riduzione dello stress ossidativo
  • Riduzione del rischio di cancro
  • Maggior consumo di grassi
  • Miglior controllo dell’appetito
  • Maggior sensibilità insulinica e minori livelli di insulina
  • Miglioramento della funzione cardiovascolare
  • Incremento della memoria e delle funzioni cognitive

La mia motivazione principale è che mi fa sentire bene.

E’ uno dei modi migliori che conosco per resettare il vero senso di fame e l’appetito, migliorare il mio umore e ottenere un po’ di riposo.

E anche se digiunare richiede sempre un po’ di sforzo, ho sufficiente esperienza da poterne portare a termine tranquillamente uno di 24 o di 36 ore.

Lascia che ti faccia qualche esempio.

Il modo più facile per avvicinarsi a un digiuno di un giorno

Anzitutto, devi comprendere che hai condizionato il tuo corpo a mangiare a determinati orari.

Se ti senti affamato al mattino, non si tratta di vera fame, ma piuttosto di un condizionamento. Il tuo corpo è abituato a chiedere cibo, che abbia fame oppure no.

Puoi anche iniziare dal digiuno intermittente.

Quando digiuni per 24-36 ore, il tuo corpo utilizza le sue riserve immediate: cibo che dev’essere ancora digerito, glicogeno nei muscoli e nel fegato.

Potrebbe parzialmente passare ai corpi chetonici come fonte di energia, ma non al 100%.

Perciò, il primo modo per avvicinarti a un digiuno di un giorno è comprendere che non stai davvero digiunando. Stai solo posticipando il primo pasto della giornata!

Come ti senti ora?

Il miglior consiglio che posso darti sul digiuno è di “spezzettarlo” mentalmente in blocchi di tempo di una o più ore.

Nel cominciare un digiuno, potresti trovarti a pensare: “wow, è una cosa difficile. Non credo che riuscirò a farla.”

Ciò che devi realizzare, e questo avviene con la pratica, è che ciò che senti ora è temporaneo.

Sensazioni che passano.

Il mio obiettivo, quando digiuno per 24-36 ore, è raggiungere la parte “euforica” del digiuno, quando digiunare diventa facile.

Questa sensazione solitamente arriva dopo le 4 del pomeriggio. Dopo quell’ora, digiunare è una passeggiata.

In realtà, digiunare è facile per GRAN PARTE del tempo in un digiuno di questa durata, ma ci possono essere dei momenti difficili.

Ecco come superarli:

Andare a dormire

Puoi scegliere se fare una cena molto leggera o non farla, oppure puoi scegliere se cenare presto o tardi.

Ti consiglierei di fare ciò che fai normalmente. Andare a dormire è facile in digiuno, dato che digiuniamo ogni notte, quando dormiamo!

Digiunare fino a mezzogiorno

La parte successiva del digiuno arriva fino a mezzogiorno: significa saltare la colazione.

Molte persone lo fanno abitualmente, perciò non è troppo difficile.

Se bevi regolarmente caffè, potresti berne un po’ oppure prendere del tè verde. Non vale la pena digiunare e affrontare una disintossicazione da caffeina nello stesso tempo, ma passare al tè verde è una buona idea.

Superare il crollo pomeridiano

La parte più difficile di un digiuno di un giorno è il pomeriggio. Ti sentirai bene fino all’una circa, o fino a quando non inizi a provare una fame genuina.

E’ il momento in cui cominci a pensare di non poter arrivare fino alla fine della giornata.

Se vai avanti, potresti cominciare a sentirti stanco durante il pomeriggio, in concomitanza con i ritmi circadiani.

Mi piace considerare questa fatica come un “riposo”. Ecco perché preferisco digiunare di domenica. Così, a quell’ora posso fare un pisolino.

Se in quel lasso di tempo mi viene voglia di interrompere il digiuno, dico a me stesso, “Prova ad andare avanti un’altra ora e poi decidi”.

So che qualsiasi cosa provi in quel momento, è destinata a passare.

Il picco serale

E’ la fase in cui il digiuno diventa divertente ed eccitante. Le endorfine fanno effetto (qui uno studio in inglese), e ti senti alla grande. Il tuo umore è positivo, quindi continuare il digiuno, o interromperlo, non è più un problema.

Puoi decidere di terminare arrivando così a un digiuno di 24 ore.

Oppure puoi scegliere di andare a letto “affamato”. Ascolta il tuo corpo. Solitamente, io mi sento abbastanza bene da andare a letto con lo stomaco vuoto e digiunare fino al giorno successivo.

A volte, però, desidero mangiare e interrompere il digiuno, così lo faccio.

Dormire con lo stomaco vuoto

Non è così difficile digiunare la notte, se sei intenzionato a farlo.

Per molte persone il sonno risulta un po’ più leggero, per altre più profondo. Per me il sonno è più profondo, nei primi giorni di digiuno, perciò mi godo la notte!

Dovresti comunque avere una buona energia il giorno successivo, dato che chi digiuna non ha bisogno di dormire moltissimo.

Le persone che solitamente dormono bene, durante un digiuno tendono a dormire meno, mentre quelle che hanno problemi con il sonno tendono a dormire meglio.

Se ti svegli in piena notte davvero affamato, puoi interrompere il digiuno mangiando un po’ di frutta e poi tornare a letto, altrimenti, puoi digiunare fino al mattino.

Il mattino

Sorprendentemente al mattino, dopo aver digiunato per 32-36 ore, la maggior parte delle volte non ho fame. Spesso mi trovo a dover decidere se interrompere il digiuno oppure no, poiché sento che potrei continuare.

A volte vado avanti e aspetto che mi torni la fame, il che può richiedere diverse ore e portarmi a un digiuno di 40 o anche 48 ore.

Ma se hai del lavoro importante da fare quel giorno, interrompi il digiuno a prescindere da quanta fame hai.

Interrompere il digiuno di un giorno

Interrompere un digiuno breve non richiede una grande pianficazione.

Un digiuno più lungo indebolisce la digestione, perciò tornare ad alimentarsi in quel caso diviene l’aspetto più critico del digiuno.

Ti consiglio di mangiare della frutta, integra, non estratti o succhi. Avrà un sapore incredibile e la tua energia tornerà velocemente.

Poi comportati come se il digiuno non ci fosse stato.

Continua la tua giornata, ma ascolta il tuo corpo. Potresti avere più fame del solito, oppure no. Semplicemente segui il tuo senso di fame e non farti altre domande.

Cerca di mangiare nel modo più salutare che puoi, se possibile meglio di come mangiavi prima del digiuno.

Dopo un digiuno, potresti aver ricalibrato le tue papille gustative abbastanza da fare qualche cambiamento, come bere meno caffè, passare al tè, smettere di bere tè, mangiare più cibi crudi, assumere meno sale, diventare vegan, diventare crudista, ecc. Avrai una miglior connessione con i bisogni del tuo corpo!

P.S. Alcune persone dovrebbero prestare più attenzione di altre nel digiunare anche solo per 24 ore: chi soffre di diabete rientra in questa categoria. Il digiuno intermittente in questo caso è una buona pratica.